Provincia di Terni, Cisl Fp: “Gli importi corrisposti ai dirigenti sono corretti. A quando una riorganizzazione dell’Ente idonea?”

TERNI – “Gli importi corrisposti ai dirigenti della Provincia di Terni sono formalmente corretti e sono stati determinati in base alle disposizioni contrattuali in vigore ed  i relativi atti sono stati vistati dai Revisori dei Conti dell’Ente”. Arriva la replica schiacciante del sindacato Cisl Fp scritta dal segretario regionale, Moreno De Piccoli, in merito al nostro articolo sui premi percepiti da tre dirigenti della provincia nel 2016.

La replica degli interessati non si era fatta attendere, tanto che i tre avevano precisato i termini e contestando le nostre affermazioni.

“Le affermazioni dell’articolo sono mistificanti – avevano specificato –  in quanto si parla di “premio” sommando lo stipendio tabellare e di posizione con il risultato per l’anno 2015, anno in cui, memoria corta di chi scrive o denuncia, tutte le competenze in materia ambientale, urbanistica, caccia e pesca, vigilanza costruzioni, attività estrattive, formazione professionale, centri per l’impiego e quant’altro erano ancora in capo all’amministrazione provinciale che ha fatto fronte alle molteplici attività solo, appunto, con tre dirigenti anche in considerazione, come ben evidenziato nell’articolo in questione, della non presenza di posizioni organizzative”.

La nota dei sindacati pone l’accento su altre questioni rilevanti per l’Ente e sottolinea come gli importi scritti nel nostro articolo trovino conferma nella “normativa che determina l’entità dell’importo dei fondi destinati ai dirigenti sulla base di formali tecniche matematiche e contabili e non sulle effettive responsabilità e competenze dell’Ente ed alla sua situazione economica e lascia una piccolissima parte della retribuzione alla valutazione del merito ed al raggiungimento degli obiettivi fissati”.

La Cisl Fp “non può esprimere giudizi sul fatto se tali importi siano stati “meritati” o meno dagli interessati in quanto il merito è già stato certificato dagli organismi competenti  cioè dall’OIV ( Organismo Indipendente di Valutazione) per la parte tecnica e dal Presidente per la parte politica mentre il parere del sindacato potrebbe essere tacciato di prevenzione e parzialità.

Si intende invece effettuare delle puntualizzazioni importanti in merito alla replica dei dirigenti provinciali.

Come è ormai a conoscenza di tutti la riforma delle Province ha comportato che numerose competenze ed il relativo personale che vi lavorava sono transitati in Regione mentre altre competenze quali la manutenzione delle strade e degli edifici sede delle scuole superiori, l’assistenza ai comuni, i trasporti, la pubblica istruzione, ed alcune competenze ambientali sono rimaste di competenza provinciale, competenze da gestire utilizzando il restante personale della Provincia non trasferito in Regione.

Il personale che gestisce tali competenze residue è stato falcidiato da trasferimenti ad altri Enti, cessazioni, prepensionamenti, mobilità, senza alcuna logica organizzativa lasciando il tutto alla mera casualità.

L’organico del suddetto personale risulta ridotto di almeno 14 funzionari amministrativi e tecnici di Cat. D (- 35%), 11 istruttori di cat. C (- 25%) e un numero considerevole di altri dipendenti di categoria B.

Ciò ha comportato che i servizi che non hanno avuto ridotte le proprie competenze ma anzi in alcuni casi, le hanno addirittura avute aumentate, hanno garantito la qualità e la quantità dei servizi erogati ( eccellenti vista la valutazione dell’OIV) con un organico sensibilmente ridotto ed una organizzazione inadeguata alla mutate competenze della Provincia.

Tutti i dipendenti si sono impegnati per garantire ciò ( non è pensabile che la Provincia possa funzionare solo grazie a tre dirigenti) senza un centesimo di aumento anzi in alcuni casi con una diminuzione di competenze economiche annue che nel caso delle ex Posizioni Organizzative hanno raggiunto l’importo di circa 5.000,00 Euro pari al 15% del proprio stipendio.

La CISL non contesta ai dirigenti gli importi percepiti in quanto derivanti da una normativa pienamente legittima e legittimamente applicata pur se illogica ed ingiusta ma invece contesta loro: di non aver speso nemmeno una parola per riconoscere il ruolo, il senso di responsabilità e l’impegno degli altri dipendenti in un momento così delicato ed importante per l’esistenza dell’Ente Provincia.

Inoltre contesta ai dirigenti il fatto di non aver provveduto, a distanza di oltre 9 mesi dal passaggio di numerose competenze alla Regione, a dotare l’Ente di una struttura organizzativa idonea. Tale inerzia risulta ancora più grave in quanto  con il passaggio alla Regione di importanti e complesse competenze, come la caccia e pesca, gran parte dell’ambiente, la vigilanza sulle costruzioni, la formazione professionale, i centri per l’impiego, è sensibilmente diminuito l’impegno richiesto ai dirigenti che quindi potevano avere il tempo e le condizioni per provvedere a tale incombenza”.

“La Cisl quindi – conclude la nota – come più volte richiesto, unitamente alla RSU, al Presidente ed alla delegazione trattante, invita i dirigenti a predisporre in tempi brevi la struttura organizzativa della nuova Provincia superando eventuali divisioni e problematiche interne.

La nuova organizzazione dovrà essere strutturata non solo per garantire l’efficienza e l’efficacia nella gestione delle competenze rimaste alla Provincia ma soprattutto, in linea con il  ruolo che la normativa assegna al nuovo ente di aria vasta, dovrà garantire servizi ai comuni, in particolare quelli piccoli. Tali servizi,  devono ampliarsi, ben oltre la Centrale di Committenza, ad altre importanti attività, attività indispensabili al funzionamento dei comuni che si trovano a far fronte a gravi problematiche a causa dei tagli al bilancio ed all’impossibilità di sostituire gran parte del personale che cessa dal servizio.

Proprio dalla validità della nuova struttura e dalla tempestività della sua approvazione valuteremo i dirigenti provinciali e la CISL spera che altrettanto facciano la parte politica e l’Organismo Indipendente di Valutazione nell’attribuzione dell’indennità di risultato 2016″.

                                                                     @MCScardocci

Premi per i dirigenti della Provincia di Terni: l’Ente precisa i termini La nota dell’ufficio stampa in merito ai premi ai dirigenti riportati nella nostra esclusiva

Provincia di Terni in default, ma non per i premi ai dirigenti. Circa 30.000 euro in più ricevuti nel 2016 Meno competenze e mole di lavoro, ma più soldi in tasca ai dirigenti. Malumori a Palazzo Bazzani

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