Pubblico impiego, rinnovo delle Rsu, ecco come è andata in Umbria: affluenza al top

Nelle elezioni per il rinnovo delle rsu del pubblico impiego in Umbria vince l’affluenza. Mentre è difficile fornire un quadro omogeneo dei risultati, il dato comune che emerge da questa tornata elettorale è l’alta percentuale di partecipanti al voto. In tutte le realtà della regione dove erano aperte le urne la percentuale di votanti ha superato il 70 per cento.

Più complicato invece definire chi vince e chi perde perché non c’è un vincitore assoluto. La Cgil si afferma in Regione nelle Asl1 e Asl2, all’Università degli Studi di Perugia, nelle Province di Perugia e di Terni, al Comune di Perugia, nelle Comunità montane, al Polo museale umbro, nelle prefetture di Perugia e Terni, in Consiglio regionale, nelle carceri di Perugia, Terni e Orvieto, Inps regionale. “Particolarmente significativo – si legge in una nota – il risultato al Comune di Perugia, dove la Cgil non solo si conferma primo sindacato, ma cresce, raggiungendo il 34% dei voti ed eleggendo 7 delegati in Rsu, tra i quali Federico Armati, primo degli eletti con 159 preferenze. Importante anche il risultato del Comune di Terni, dove la Cgil ha completamente rinnovato il gruppo dirigente ed è riuscita ad eleggere ben 4 rappresentanti sindacali. All’Università degli Studi di Perugia la Cgil continua a crescere raggiungendo il 46% dei consensi. È poi emblematica la netta affermazione nelle due Province, dove la Cgil sta conducendo una dura mobilitazione in difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di questi enti e dei servizi per la cittadinanza”.

La Cisl guadagna un seggio all’Università passando da 5 a 6 RSU. La capolista Letizia Pietrolata è risultata il candidato più votato all’interno dell’Ateneo con 208 voti di preferenza. Con lei elette anche, sempre della Cisl: Letizia Pietrolata, Maurizio Giannoni, Carlo Montanari, Beatrice Massucci, Maurizia Perugini, Simona Fortunelli.

Buoni risultati della Cisl anche in altri enti. “Nella nostra regione – dice il segretario della funzione pubblica della Cisl, Ubaldo Pascolini – si riscontra un esito molto positivo per gli enti dello Stato e del Parastato nel quale in molti casi siamo il primo sindacato, in particolare al Tribunale di Perugia, al Polo Mantenimento delle Armi Leggere di Terni, il Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento dell’Esercito di Foligno, lo Stabilimento Militare Munizionamento Territoriale di Baiano, la Soprintendenza Archivistica Umbria-Marche, le Agenzie fiscali di Terni, l’agenzia del Territorio di Perugia, l’ispettorato territoriale del Mise, l’Inps di Terni e di Città di Castello e negli enti della difesa di Orvieto. Mentre nelle Autonomie Locali e Sanità nei quali dal 2012 c’è stato un calo degli addetti anche a fronte di processi di riassetto organizzativo, si riscontra una sostanziale tenuta della nostra organizzazione sindacale, con picchi di consenso molto elevato nelle Comunità Montane e Agenzia di Forestazione, al Consiglio Regionale, nel Comune di Terni, ASL 1 ed in molti comuni dell’area ternana”.

Soddisfatta anche la Uil. “Nel settore delle autonomie locali il risultato più prestigioso è quello maturato nella Regione Umbria dove Uil Fpl si attesta, segnando una straordinaria crescita, come seconda organizzazione dietro la Cgil. Abbiamo sfiorato il primato – ha confermato Cotone – per 20 voti. Mentre tre anni fa alla precedente tornata elettorale la differenza dalla prima era di 200 voti ed eravamo la terza organizzazione, ora abbiamo praticamente azzerato il gap. Il risultato della giunta regionale è significativo, sia per l’importanza dell’ente in quanto soggetto di programmazione e gestione, sia per la forza del risultato in sé. Sempre in ambito di autonomie locali, un notevole risultato è quello del territorio di Terni perché abbiamo raggiunto la percentuale più alta e superato la Cgil. Il dato di riferimento è il risultato complessivo di Uil fpl in termini percentuali che ci permette di essere i primi, mentre nel perugino i secondi .Da questi dati – ha concluso Cotone – emerge come fra le tre confederazioni noi siamo l’unica che in parte conferma i risultati e in parte avanza, mentre Cgil e Cisl arretrano in entrambe i comparti in termini percentuali”.

 

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