Quarto passo, al via il maxi processo sulle diramazioni della ‘Ndrangheta in Umbria

PERUGIA – Inizia oggi quello che sarà ricordato come un vero e proprio maxi processo in salsa umbra, quello scaturito dall’inchiesta “Quarto passo” dei carabinieri del Ros e dalla DDA di Perugia. Inchiesta che si era occupata delle ramificazioni della ‘Ndrangheta in Umbria. Saranno 57 gli imputati che sfileranno davanti al giudice per la prima udienza di un processo che tornerà ad accendere la luce sulla presenza della ‘ndrangheta in Umbria e sulle sue diramazioni. Il Gip aveva parlato di una “holding del crimine”, emanazione umbra della ‘Ndrangheta calabrese delle ‘ndrine di Cirò e Cirò Marina, con base a Ponte San Giovanni.

Le accuse sono di un certo livello: associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, traffico di droga, sfruttamento della prostituzione, bancarotta fraudolenta e trasferimento illecito di capitali. In tre avevano scelto il rito abbreviato: Saverio Scilanga, condannato a 4 anni, Antonio Pellegrino 3 anni e quattro mesi, Salvatore Papagliani due anni. Nell’operazione furono sequestrati beni per 30 milioni di euro. La Regione Umbria, in questo processo, ha deciso di costituirsi parte civile.

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