Regione, l’Umbria terza nella classifica della qualità amministrativa

PERUGIA – Lo studio “Measuring Institutional Quality in Italy, che misura l’indice di qualità istituzionale, mette l’Umbria sul podio, in terza posizione, per la sua qualità nella pubblica amministrazione. Il lavoro è realizzato dall’istituto Svimez, curato dai docenti universitari Annamaria Nifo e Gaetano Vecchione, e pubblicato dalla rivista scientifica Rivista Economica del Mezzogiorno.

Lo studio – come riferisce una nota dell’istituto – analizza le performance delle Regioni e Province italiane negli anni 2004-2012 sulla base dell’Iqi, Institutional Quality Index, un indice costruito ad hoc dagli autori dello studio sulla base delle indicazioni della Banca Mondiale. L’Iqi raccoglie 24 parametri riferiti a cinque ambiti: partecipazione (che a sua volta raggruppa fenomeni tra cui associazionismo, acquisti in libreria, partecipazione al voto), efficacia dell’azione di governo (ad esempio deficit sanitario, raccolta differenziata, dotazione strutture sociali ed economiche), qualità della regolamentazione (mortalità e qualità della vita delle imprese, dipendenti pubblici), certezza del diritto (tra cui tempi dei processi, evasione fiscale, sommerso), corruzione (reati contro la Pa, commissariamento dei Comuni, ecc).

L’Umbria, su un valore compreso tra 0 e 1, ottiene un punteggio di 0,75044 e si colloca al terzo posto dopo Toscana e Trentino Alto-Adige, risalendo così la classifica dalla settima posizione che aveva nel 2004. “È molto importante che l’Umbria sia nel gruppo di testa della classifica realizzata da SVIMEZ sulla qualità complessiva della pubblica amministrazione. Ciò è motivo di particolare soddisfazione”: questo il commento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che attende di poter analizzare nello specifico tutti i parametri utilizzati dai ricercatori, per poter meglio valutare i risultati della ricerca di SVIMEZ. “Tali dati – ha proseguito Marini – ci dicono che, almeno per ciò che riguarda le competenze della Regione, il processo di riforma della pubblica amministrazione regionale avviato negli anni e che abbiamo voluto perseguire con forza, è andato nella giusta direzione. Questo risultato – ha concluso la presidente – ci stimola e ci incoraggia a proseguire nell’azione di riforma, semplificazione e miglioramento della nostra macchina amministrativa”.

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