Sanità, Marini: “L’Umbria propone un modello organizzativo nuovo”, ma nella pagella Lea la regione è in affanno

PERUGIA –  “L’Umbria propone “un modello organizzativo nuovo”, con più case della salute e centri di aggregazione delle prestazioni territoriali. Lo ha detto  presidente della Regione, Catiuscia Marini, intervenendo alla conferenza dei servizi della Usl Umbria 1.

“Siamo in una fase di partecipazione – ha detto la Marini – del piano sanitario regionale. Gli obiettivi strategici sono di una organizzazione della sanità che promuova sempre di più la salute, con le aziende sanitarie protagoniste. Così come la medicina del territorio, i distretti, l’attenzione agli anziani e ai non autosufficienti ma anche alla qualità degli stili di vita pensando alle giovani generazioni. Quindi a comportamenti responsabili nei confronti della propria salute da parte loro. Penso ai comportamenti alimentari e all’uso irresponsabile di alcol e droghe”.

“L’ospedale – ha aggiunto Catiuscia Marini – deve svolgere sempre di meno una funzione inappropriata. Deve rimanere invece solo il luogo delle cure per i pazienti in fase acuta. Abbiamo invece più bisogno di investimenti in questa rete di servizi, a cominciare anche da quelli domiciliari che affrontino il tema della salute – ha concluso la presidente – tutti i giorni e nell’arco dell’intera vita”.

E sul tema della sanità oggi il quotidiano la Repubblica presenta una classifica che mostra l’Umbria in affanno. La graduatoria del ministero della Salute in collaborazione con l’Agenzia nazionale sanità è stata elaborata sulla base di 31 Livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè quelle prestazioni che tutte le Regioni devono dare ai loro cittadini e si accertato il modo in cui vengono erogati. La Repubblica anticipa i dati, che saranno ufficializzati ad aprile, che riguardano il 2013. Il punteggio massimo è 225. La Toscana, che si colloca in cima alla classifica, ne guadagna 214, seguita dall’Emilia Romagna con 204 e dal Piemonte con 201. L’Umbria, che nel 2011 era in terza posizione, nel 2012 è scesa alla settimana e nel 2013 all’ottava. Per il 2013 ottiene sono 179 punti e si colloca immediatamente prima di Sicilia (165 punti), Abruzzo e Lazio.

In fondo alla classifica Calabria, Puglia e Campania quest’ultima in una posizione stabile in coda alla graduatoria dal 2011.

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