Spoleto, aumento di capitale della Bps, il Pd a fianco dei soci della Scs. “Confidiamo nel ripristino della legalità”

SPOLETO (di Renzo Berti) – Banco di Desio, nonostante le voci dissenzienti del socio di minoranza Scs, ha voluto pervicacemente portare a termine l’operazione di aumento di capitale della controllata Banca Popolare di Spoleto, con un concambio in natura (32 agenzie nel Lazio ed in Toscana) di cui non si conosce l’esatta valutazione e redditività, dimostra l’assoluta mancanza di considerazione che l’Istituto ha nei confronti dei suoi soci-clienti, nonché della minoranza degli azionisti.

Con questa operazione, si è creato un “vulnus” insanabile tra la città che produce, i piccoli risparmiatori e la loro Banca, che sono storicamente legati dal 1895, ovvero sin dai tempi della fondazione dell’Istituto di Credito spoletino da parte di Giulio Cesari. In questa brutta pagina di storia della città di Spoleto, tra il “silenzio assordante” del sindaco Fabrizio Cardarelli e della dirigente apicale della Bps, nonché assessore al bilancio del Comune di Spoleto, Agnese Pula, dobbiamo dare atto al presidente della Spoleto Credito & Servizi, l’avvocato Massimo Marcucci, di aver dimostrato grande senso di responsabilità nei confronti dei soci e della città intera nel pieno rispetto della legalità, essendo l’attuale Cda della cooperativa “sub judice”.

“La battaglia del Pd in nome della legalità – afferma il segretario dell’Unione Comunale, Roberto Loretoni – non finisce certamente qui. Abbiamo dato mandato ai nostri parlamentari di presentare una interpellanza al ministro dell’Economia per far piena luce sulla vicenda e daremo il massimo sostegno alle iniziative che le associazioni dei consumatori stanno intraprendendo per tutelare gli oltre 19 mila soci della Spoleto Credito & Servizi da una operazione che potrebbe essere viziata da illegittimità derivata perché non tiene in alcun conto delle statuizioni delle sentenze del Consiglio di Stato”.

Il Pd, infine, auspica che in questa vicenda possa prevalere unicamente l’interesse dei piccoli risparmiatori e soci, delle imprese del territorio e dei dipendenti che hanno sempre agito per un unico interesse: quello della crescita della Banca Popolare di Spoleto.

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