Turismo, la Rai lancia la campagna “Viaggio nel cuore dell’Italia” ma la Regione non va alla Bit di Milano

PERUGIA – “Viaggio nel cuore dell’Italia”. Si chiama così la nuova campagna di informazione e comunicazione che servirà a dare risalto agli eventi e alle esperienze turistiche delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto per sostenere la ripresa del turismo. La campagna è stata  realizzata dalla Rai in collaborazione con il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, presentata nella sede di Via Asiago, alla presenza del dg Rai Antonio Campo Dall’Orto e dei governatori di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio.

“Questa iniziativa, che partirà il 10 aprile, rappresenta bene il concetto di servizio pubblico – ha detto Campo Dell’Orto – vogliamo essere creatori e stimolo per una comunità, riuscendo a trovare elementi di comunanza tra le persone. Il nostro Paese è bellezza e accoglienza, quindi non sarà difficile raccontarlo”. “La proposta è bellissima – ha riferito nel suo intervento il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – perché non si limita solo al sostegno per l’emergenza e la ricostruzione. A noi piacciono i messaggi positivi, utili soprattutto al turismo, che è sempre stato un volàno importante per la mia Regione”.
Il vicepresidente dell’Abruzzo Giovanni Lolli ha puntato il dito sulla grave crisi del turismo: “La migliore solidarietà possibile per noi è convincere italiani e stranieri a tornare a visitare le nostre terre, questo è il modo migliore per aiutare il futuro”, ha spiegato. La gelata del turismo preoccupa anche l’umbra Catiuscia Marini. “Oltre a quella del terremoto ora siamo alle prese anche con l’emergenza delle nostre imprese. Ma riapriremo lo stesso – ha aggiunto – con la fioritura di Castelluccio e con il festival del giornalismo che in questi giorni ha portato tanta gente a Perugia. Inoltre l’11 aprile, a Spoleto, racconteremo le cinquemila opere messe in salvo dai crolli”.

Intanto però l’Umbria fa scelte discusse per quanto riguarda la comunicazione e la promozione turistica. A denunciarlo è il consigliere regionale Andrea Smacchi su Facebook, spiegando che la Regione Umbria non ha partecipato alla Borsa del Turismo di Milano. Il tutto alla luce anche delle prenotazioni della settimana di Pasqua che non sarebbero neanche la metà di quelle degli anni scorsi. I dati Ires Cgil, pubblicati dal Corriere dell’Umbria di oggi dimostrano i cali post sisma, solo in alcuni casi compensati dall’aumento che c’era stato nella fase precedente.  Da Facebook ha risposto l’assessore regionale Fabio Paparelli: “Avrei preferito risponderti in aula, come faró, intanto sappi due cose: 1) la presenza alla Bit da tempo è ritenuta inutile da tutti gli operatori turistici che in sede di concertazione hanno convenuto e suggerito di evitare spese inutili per partecipare ad una fiera che ha cambiato periodo, non serve pertanto ne all’inserimento nei cataloghi né a promozione al pubblico, essendo diventata un baraccone; 2) Gli operatori Umbri, in particolare la rete dei consorzi Umbri è presente per fare l’unica cosa sensata: vendere le strutture!”. “Assessore grazie della velocissima risposta che considero importante per placare le tante critiche di tutti gli operatori che invece considerano la partecipazione alla BIT importante soprattutto nell’anno post sisma – risponde Smacchi – La mia interrigazione, pero’ come vedra’ non parla di BIT ma di Piano strategico per il rilancio del turismo nel 2017. Ci confronteremo in aula. Buon lavoro”.

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