Spoleto, rubano 970 quintali di olio da Umbria Olii, scoperto gruppo criminale pugliese

SPOLETO – Dalla Puglia all’Umbria per rubare. Un gruppo criminale pugliese è stato scoperto dai militari dell’Arma. I criminali hanno rubato 970 quintali di olio da Umbria Olii. E’ successo nell’aprile dello scorso anno tra un sabato e una domenica. Gli uomini, tutti pugliesi, con tre cisterne, dalla loro regione si sono spostati in Umbria a commettere il reato. L’olio rubato è prevalentemente spagnolo. Dopo aver commesso il furto, lo hanno trasportato, portandolo nella regione pugliese.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri della stazione di Campello sul Clitunno con il coordinamento della compagnia comando di Spoleto e del comando provinciale di Perugia.

I risultati di questa importante operazione sono stati illustrati in una conferenza stampa presso il comando provinciale carabinieri di Perugia.

Intorno alla mezzanotte del 22 aprile 2015 alcuni uomini, dopo avere tagliato una parte della rete di recinzione, si erano introdotti all’interno dello stabilimento della Umbria Olii International s.p.a a bordo di tre autocisterne e si erano impossessati di 97.000 Kg di olio vergine di oliva, per un valore complessivo di 300.000 euro circa. I primi accertamenti info-investigativi, svolti attraverso la visione delle immagini di due telecamere posizionate all’interno del complesso, nei pressi dell’area di carico e scarico, permettevano di accertare che nell’arco orario del furto erano entrati, prima un uomo a piedi e, alcuni minuti dopo, tre TIR con cisterna, di cui due con motrici di colore bianco, mentre la terza di colore scuro.

Nel ricostruire l’ipotetico percorso dei malviventi, i Carabinieri, tramite le sommarie informazioni testimoniali e le immagini di impianti di video sorveglianza poste lungo il tragitto, hanno potuto verificare la presenza degli stessi mezzi e notare un particolare disegno posto su una delle motrici. Ciò ha consentito agli investigatori di risalire al proprietario delle cisterne, titolare di una ditta di trasporti di Brindisi. Lo stesso, unitamente ad altri soggetti, risultava presente in un’area di servizio in orario di poco antecedente a quello del furto e in luogo compatibile con tracciato del percorso ricostruito dalla polizia giudiziaria.

L’indagine è proseguita attraverso l’analisi e il confronto di immagini, fotografie, anche estrapolate da social network e ritraenti mezzi e persone gravitanti nel brindisino. La somiglianza di volti, corporatura e la collimanza di capi di vestiario facevano convergere le indagini su tre uomini, che era necessario collocare inequivocabilmente sul luogo del reato.

Inoltre veniva effettuata un’analisi dei tabulati telefonici dei soggetti monitorati: i flussi telefonici in entrata e in uscita confermavano l’ipotesi investigativa inchiodando i tre uomini, la cui presenza è stata accertata in Campello sul Clitunno proprio nei pressi della Umbria Olii durante il furto. In seguito gli autotrasportatori prendevano l’autostrada A1, come riscontrato dalle immagini del casello, per fare ritorno in Puglia.

Ulteriori accertamenti esperiti hanno consentito di evidenziare come due degli autori del furto un 39enne ed un 29enne originari del brindisino erano stati arrestati nel mese di maggio del 2015 a Cerignola perché trovati in possesso di tre semirimorchi cisterna carichi di 25.600 Kg di olio di oliva di origine spagnola recentemente rubati a Livorno. Il terzo uomo, 29enne non aveva invece precedenti di polizia per reati della stessa indole.

 Per tutti e tre  il P.M., concordando con le risultanze investigative prodotte dalla p.g., ha chiesto e ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Spoleto tre misure cautelari dello’obbligo di dimora a carico degli stessi.

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