Ternana, presentata la nuova proprietà tra l’entusiasmo generale

TERNI – In una sala conferenze dell’Hotel Garden letteralmente stracolma e straboccante di entusiasmo è stata presentata la nuovamente la nuova proprietà della Ternana Calcio, passata circa 36 ore fa nelle mani di Unicusano. Erano davvero tantissimi i tifosi che non si sono voluti perdere questo appuntamento, speranzosi in un futuro migliore. C’era addirittura chi gridava “Portateci in Europa”, anche se tutti sanno bene che per realizzare questo sogno servirà tempo e pazienza.

Alla conferenza stampa hanno preso parte l’avvocato Stefano Proietti, colui che ha curato il delicato passaggio di proprietà fino alle firme, e il dottor Stefano Ranucci, presente in rappresentanza di Unicusano e arrivato a Terni con le stampelle per un infortunio rimediato durante una partita di beneficenza.

A prendere la parola per primo è stato Proietti, che ha in pratica ripercorso le tappe di questa cessione: “Quesr’avventura è nata ventisette giorni fa, vale a dire quando Longarini ha deciso di lasciare. Tutti noi siamo stati presi da un momento di panico, ma oggi lasciamo la parola ad Unicusano. Nasce una realtà nuova”. Perchè proprio questo gruppo? “Altri non avevano le garanzie di solidità che noi cercavamo. Conoscendoci abbiamo visto che noi avevamo ciò di cui c’era bisogno e che non bastava, cioè i soldi. Ho visto in loro una voglia di fare al di là di quanto era riscontrabile, speriamo, e sono convinto di questo, di aver dato una risposta importante”. Un solo rammarico: “Mi spiace solo che si sia tentato di dare dei colori all’operazione. La Ternana ne ha soltanto due: il rosso e il verde. Ho visto degli imprenditori e dei professionisti seri. L’impresa sarebbe stata praticamente impossibile se non avessimo trovato loro”.

Ecco quindi il turno di Stefano Ranucci, acclamato dal gran numero di tifosi presente: “Quello che dice l’avvocato è vero, l’accordo non è stato tecnicamente semplicissimo. Possiamo dire con fermezza che la Ternana è di Unicusano e quando i tecnicismi lo consentiranno sarò il presidente. Il patron Bandecchi non è potuto venire per motivi personali ma sarà spesso presente. La nostra è un’università telematica che conta oltre duemila iscritti, leader in Italia e all’estero, basti che ci sono delle filiali in città come Londra, Parigi e Barcellona. Dobbiamo, attraverso il mondo del calcio, fare da cassa da risonanza e dar quella forza all’università che in parte verrà immessa nelle casse della Ternana”. Il primo impatto con la tifoseria non poteva essere migliore: “Ho i brividi a vedere questa sala piena. Mi sono rmozionato stamani in sede a vedere i trofei conquistati”. Sul fronte iscrizione nessun problema: “Abbiamo fatto tutto, siamo pronti. Ho ricevuto l’email della fidejussione”. Due i capisaldi sui quali si fonderà l’operato di Unicusano: “Serve programmazione e progetto. La prima l’abbiamo già iniziata, il secondo è quello della ricerca scientifica così come deve avvenire nel calcio. Non vi è assolutamente motivo per auspicare la sconfitta”. Più in dettaglio: “Credo che portare una parte di giocatori dal Fondi che ha centrato i playoff possa essere positivo. Dal giardiniere a Bandecchi dobbiamo essere un gruppo unito. Spero che i tifosi mettano da parte lo scetticismo. Li ascolteremo, perchè conoscono la piazza meglio di chiunque altro. Vogliamo raggiungere i playoff e serve che lo stadio sia pieno. Dobbiamo essere in tanti a sostenere questa squadra”. Una delle questioni che ha tenuto maggiormente banco è stata quella relativa al cambio di denominazione: “Vogliamo associare Unicusano a questa squadra, abbiamo bisogno di risonanza. I colori e il simbolo non muteranno. Sono già affezionato alle Fere”. Ranucci ha poi svelato un retroscena: “Trentotto ammi fa, mentre giocavo nella Lodigiani, mi ha chiamato la Ternana. In estate mi sono rotto tibia e perone e sono rimasto a casa. Ora voglio la vendetta”. Il ritiro si terrà in una zona particolare: “Si parte per Norcia il 10 luglio. Anche lì abbiamo un progetto: abbiamo messo a disposizione i nostri ingegneri per la ricostruzione”. Ecco la promessa di rito: “Mi vedrete sempre allo stadio perchè mi diverto. Cercheremo di vincere tutto,  di essere accanto a voi e di ascoltare i vostri consigli. Vi ricordo infine che programmazione e progetto hanno bisogno di tempo. Forza Fere”.

Gli argomenti finali sono relativi all’area tecnica. Come direttore sportivo verrà confermato Luca Evangelisti. Ranucci ha ammesso “di essere rimasto impressionato dal suo lavoro. In poco più di una settimana ha costruito una squadra bellissima pur sapendo pochi giorni prima che avremmo dovuto giocare la Lega Pro”. In panchina ci sarà Sandro Pochesci, da ui definito come “un operaio del calcio, capace di dare un input di aggressività verso il gioco”. Chiusura sulla squadra, che sarà “di nazionalità italiana, perchè sono convinto che anche in questo caso si possano ottenere grandi risultati”.

In definitiva si volta pagina, in tutti i sensi.

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