Terni, boss della camorra tradito da un tatuaggio, si muoveva scortato e aveva due covi in città

TERNI – Aveva provato a “camuffarsi” perdendo peso, tagliandosi barba e capelli, ma non aveva fatto i conti con il tatuaggio. Sarebbe stato quell’asso disegnato sul petto a portare gli investigatori a Pasquale Sibillo. Il boss della camorra, arrestato ieri dalla squadra mobile di Terni e da quella di Napoli e dal servizio centrale operativo, era in città da almeno un paio di settimane. A quindici giorni fa risalgono infatti i primi pedinamenti a Terni su mandato della direzione centrale anticrimine del ministero dell’Interno. Gli investigatori, coordinati dal dirigente della Mobile, Alfredo Luzi, iniziano gli appostamenti nei confronti di alcune persone che avrebbero potuto aiutarlo a nascondersi. Si tratta di alcuni conterranei, forse parenti alla lontana di Sibillo. Gli agenti tengono sotto controllo la loro abitazione nella zona della stazione. E’ in uno di questi servizi che – pare – individuino un ragazzo (Sibillo ha 24 anni) somigliante al boss latitante da giugno. Il giovane si muove sempre in auto con i vetri oscurati. Il sospetto che abbia un altro covo nella zona di Maratta. E’ durante uno degli spostamenti che ieri, in via Bramante, viene fermato a bordo di un’auto. Pasquale Sibillo si trova nel lato passeggero. Agli agenti fornisce false generalità. Dice di non avere i documenti. I poliziotti, con il pretesto di una perquisizione, gli fanno alzare la maglia e spunta quell’asso tatuato che non lascia dubbi agli uomini della Mobile. E’ proprio lui Pasquale Sibillo, il boss di Forcella che da mesi si nascondeva non solo alla polizia ma anche ai clan rivali.

Dopo l’arresto, nella serata di ieri gli agenti hanno effettuato delle perquisizioni nei due appartamenti in uso a Sibillo, presi in affitto da persone campane. Sebbene viga il massimo riserbo sulle indagini relative alle persone che potrebbero aver favorito la latitanza di Sibillo, c’è comunque una donna indagata per favoreggiamento. Sibillo che si trova nel carcere di Sabbione nelle prossime ore sottoposto a interrogatorio di garanzia.

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