Terni, l’addio a David, commozione e folla incontenibile al Duomo, il gesto del fratello, l’abbraccio della città

TERNI – La piazza del Duomo e la cattedrale hanno fatto fatica oggi a contenere la folla e la commozione per i funerali di David Raggi. La città di Terni tutta si è stretta intorno alla famiglia nel momento del estremo saluto al ragazzo per bene ucciso senza motivo da un marocchino ubriaco, Amine Aassoul. In migliaia hanno partecipato alle esequie che hanno avuto momenti di grandissima commozione. Il dolore e le lacrime, a cominciare da quelle dei familiari di David, però non hanno lasciato mai il posto alla rabbia. La famiglia Raggi in questa immane tragedia che l’ha colpita ha dato una dimostrazione esemplare di compostezza, di civiltà e di fede. Mai una parola di odio razziale. Al contrario un invito costante a condannare la violenza e a chiedere giustizia. Significativo il gesto di Diego, il fratello di David, che, al termine della cerimonia funebre, ha consegnato un mazzo di fiori ad alcuni immigrati. Vicino a lui, infatti un gruppetto di stranieri ha esposto uno striscione con scritto: “La consulta Per l’integrazione di Terni è vicina alla famiglia Raggi. Uniti dobbiamo combattere ogni forma di violenza”. Con loro anche l‘imam del centro islamico di Terni. Diego Raggi poi, rivolgendosi alla gente che gremiva la chiesa, ha chiesto: “Adesso ditemi, quanto odio razziale c’è ancora nei vostri cuori?”.

Toccanti anche le parole del vescovo Piemontese che nella sua omelia. “David – ha detto – era un giovane generoso, amante della vita, che con la sua testimonianza, insieme a tanti giovani, contribuiva a purificare l’aria della nostra città dai virus che favoriscono violenza, insicurezza, intolleranza, razzismo”.

“La costernazione e il dolore per la morte di David, che ha colpito la famiglia Raggi, gli amici, la città di Terni in questo momento si trasforma in preghiera. Fin dal momento della morte di David tutti noi – ha aggiunto monsignor Piemontese – abbiamo manifestato con gesti e con parole non solo il dolore, l’affetto e la vicinanza alla famiglia Raggi, ma anche indignazione, rabbia, commenti, proteste, accuse, auspici, nei confronti di chi, direttamente o indirettamente, c’entra con questa sciagura”. Il vescovo ha voluto dire infine “grazie alla famiglia Raggi per la testimonianza di compostezza civile e l’esempio di fede e di cristiana accettazione della volontà di Dio”.

Alla cerimonia ha partecipato anche una folta rappresentanza di volontari del 118 di cui David ha fatto parte e a cui ha affidato l’ultimo pensiero per i suoi genitori prima di morire: soccorso ha detto loro di aver voluto bene a tutti, di volere tanto bene alla mamma e al padre. Presenti anche i giocatori della Ternana calcio. Una sciarpa rossoverde è stata appoggiata sul feretro di quel giovane tanto somigliava al campione Iguain.

All’uscita dalla cerimonia, David Raggi è stato accompagnato da una canzone rock: “How to Save a Life”, il brano del gruppo rock statunitense The Fray che in un passaggio recita “Che cosa ho sbagliato, ho perso un amico, da qualche parte in questa amarezza. E sarei stato in piedi con te tutta la notte se solo avessi saputo come salvare una vita”. Poi il volo di centinaia di palloncini colorati.

Le lacrime hanno solcato copiose i volti di moltissimi dei presenti.

Quello che si è vissuto a Terni è stato un pomeriggio “surreale” nella città dei buoni sentimenti e della solidarietà, nella città listata a lutto: bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici, drappi neri sull’ex Palazzo delle Poste nella centralissima piazza della Repubblica.

Alle 15, orario di inizio dei funerali, le sirene dei carri ponte delle acciaierie, hanno suonato in contemporanea mentre qualche amico di David, operaio dell’Ast, scriveva sul profilo facebook del ragazzo: “Ciao Da, le senti queste sirene? È il canto della gente che come me… non è potuta venire a salutarti in Chiesa… e vuole accompagnarti ugualmente verso il paradiso! Tutta L’AST ferma per te, buon viaggio amico mio!”.

Questa mattina, mentre gli amici di David hanno dato vita a una processione continua nella camera ardente dell’obitorio dell’ospedale, la presidente Camera dei Deputati, Laura Boldrini che ha telefonato a Valter, il padre di David, “per fargli sentire la vicinanza mia e delle istituzioni in questo momento di indicibile dolore e ho voluto ringraziarlo per la lezione di civiltà che ha dato a tutti noi nel commentare le tante reazioni a sfondo razzista divulgate sul web. Le parole della famiglia Raggi sono parole d’amore, di lungimiranza e di generosità. Sono parole che fanno onore al nostro Paese”.

Boldrini riporta quindi sul suo profilo le parole del padre del giovane ucciso: “So che la rabbia sta montando su Facebook, girano parole di fuoco – ha detto Valter Raggi – Io dico invece che adesso non dobbiamo chiuderci nell’odio, ma piuttosto tornare fuori e imparare a stare bene insieme agli altri. Noi non vogliamo vendetta, ma giustizia”. Quindi la presidente della camera ha invitato la famiglia Raggi a Montecitorio. “Quando se la sentiranno – ha concluso Boldrini – sarò contenta di conoscerli”.

 

 

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