Terni, scomparsa di Sandro Bellini: sommozzatori della Costa Concordia a lavoro

TERNI – I sub non si fermano ed anche giovedì hanno perlustrato tutta la zona del Velino. A ben 9 giorni dalla scomparsa di Sandri Bellini, il ternano di 53 anni, sono ancora aperte tutte le piste. La macchina di Bellini è stata data alle fiamme mercoledì scorso in un luogo nascosto con strada sterrata, vicino Marmore.

Giovedì mattina sono arrivati i sub della Costa Concordia. Dopo aver perlustrato per tutta la mattinata il lago di Ventina senza successo, i sommozzatori di Genova sono passati al setaccio del fiume Velino.

Intanto dall’ipotesi del suicidio si è passati a quella dell’omicidio, e questa seconda intuizione sembra sempre più reale.

Gli inquirenti avrebbero già sentito diverse persone che, per diverse ragioni, vengono considerate capaci di fornire notizie utili alle indagini. Tra queste ce ne sarebbe una che potrebbe consentire alle indagini di fare una svolta importante. Una persona che conoscerebbe bene Claudio Bellini, in grado di sapere molte cose e notizie.

La sorella Claudia continua a fare considerazioni preoccupanti. Pochi giorni fa ha detto di avere “un brutto presentimento”. Chiarendo che Sandro “non si sarebbe mai allontanato da casa senza portare dietro gli indumenti”.

C’è un particolare che Claudia Bellini ha riferito: “Non si  sarebbe mai allontanato da casa senza informare un’amica che si prendeva cura dei suoi amati gatti”. Poi ha aggiunto di essere “terrorizzata e angosciata”.

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