Terremoto, 13 chilometri tra paradiso e inferno: il caso di Roccaporena, risparmiata dal terremoto

CASCIA – Tredici chilometri che distanziano il paradiso dall’inferno, un paese distrutto da uno intatto. E’ il caso di Roccaporena, poco distante da Norcia e paese natale di Santa Rita. Ma la terra della Santa delle cose impossibili non è stata toccata. La chiesa, le case, gli alberghi, il lazzaretto, tutto immacolato. Integra la Grotta d’Oro. Solo la chiesa di San Montano ha perso 3-4 tegole dal tetto e nessuna segnalazione di crepe al sindaco Emili. “Le strutture private sono agibili, così come quelle pubbliche e religiose. L’unica inagibilità riguarda una ex scuola che subì danneggiamenti seri nel ’79 e che non è mai stata ristrutturata”, dice il primo cittadino.  Il sindaco sottolinea anche che le due ricostruzioni, del ’79 e del ’97, sono state efficaci. Lo testimoniano anche i racconti dei cittadini, in primis gli albergatori.

“Abbiamo tremato anche noi, ma qui le case e gli alberghi sono sanissimi. Anche da noi poi i turisti sono spariti, ora qualcuno ha ricominciato a farsi vedere”, dice un albergatore. “Prima di credere ai miracoli ci penso due o tre volte, ma stavolta è possibile che un miracolo ci sia stato davvero”, confessa Padre Martino Siciliani, direttore dell’Osservatorio Bina di Perugia. Secondo padre Martino la ragione dell’eccezione sarebbe che “ci sono siti anche a poca distanza dagli ipocentri dove non si propagano onde di amplificazione. Noi infatti facciamo indagini dalle quali vediamo quali sono le frequenze sopra quello spazio. In pratica il sottosuolo in queste zone si muove poco e in modo regolare, quindi non crea danni. Certo, Raccaporena è vicina a Norcia..”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.