Terremoto, solo Alemanno si aumenta lo stipendio. Nessun altro sindaco del cratere usufruisce della normativa. Pirozzi: “Esiste una legge così?”

NORCIA – Norcia è stato l’unico Comune ad approvare la delibera per aumentare lo stipendio a sindaco e assessori. Lo dice La Stampa, ricordando che tutto ciò è permesso da aprile, con una norma che permette a quegli amministratori locali della zona del cratere del terremoto di aumentare per un anno le loro indennità di funzione nei paesi con una zona rossa e una popolazione non inferiore ai cinquemila abitanti. A pagare saranno i Comuni stessi.

Il quotidiano torinese ricorda poi le tappe degli aumenti per Alemanno e colleghi di giunta, con la delibera che arriva il 26 aprile e porta lo stipendio del primo cittadino a 3.100 euro lordi.  Gli assessori passano dal 15% dell’indennità del sindaco al 45%. “Dal 24 agosto non lavoro più, dedico 24 ore al giorno alla mia città. La legge ci offre questa opportunità, l’abbiamo utilizzata”, si difende il sindaco sulle colonne del giornale.

Sull’aumento delle indennità Norcia si muove in totale solitudine rispetto agli altri comuni del cratere. Incredulo il primo cittadino di Amatrice: “Ma davvero esiste una legge del genere? Non ne sapevo nulla”. “La mia indennità non è una priorità, in questo momento mi interessa occuparmi delle aree delle Sae e della ricostruzione. La legge però non è sbagliata, a patto di non avere altre entrate: io sto vivendo con 660 euro netti al mese perché quando ero diventato sindaco mi ero ridotto lo stipendio e dal 24 agosto ho dovuto lasciare il mio lavoro di allenatore. Per quanto ancora posso andare avanti così?”. Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, se la prende con la legge: “E’ una legge offensiva per chi è nelle nostre condizioni, una presa in giro: le spese sono a carico del comune. E poi dura un anno: pensiamo che fra dodici mesi la situazione sarà molto diversa da quella attuale?». Francesco Nelli, sindaco di Cittareale in provincia di Rieti, 8 case inagibili su 10: “L’aumento? Non mi sembra che sia una priorità in questo momento, ci sono tante persone che non lavorano e non hanno più uno stipendio, come potrei aumentare il mio e quello della giunta?”. Sulla stessa linea Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso: “L’aumento? – dice a La Stampa – Non me la sono proprio sentita, tra l’altro rinuncio anche al rimborso che potrei avere perché risiedo fuori dal comune. Essendo tutto a carico del comune non mi sembrava giusto nei confronti degli altri miei concittadini”.

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