Terroristi fanno proseliti sul web. La polizia postale di Perugia smantella una cellula terroristica. Il Procuratore De Ficchy: “Volevano entrare nelle coscienze”

Una cellula terroristica che faceva proselitismo via web è stata smantellata dalla Polizia in un’operazione che ha portato all’arresto di 4 persone. In manette sono finiti tre tunisini e un marocchino che operavano tra Perugia, Milano e la Germania. L’inchiesta è stata denominata “Da’Wa” ed è stata svolta dagli uomini della Polizia Postale di Perugia che hanno operato assieme a quelli del compartimento di Milano, sotto il coordinamento del Servizio di polizia postale e delle Comunicazioni a Roma. All’indagine ha contribuito anche la Digos e l’ufficio immigrazione di Milano, la polizia scientifica di Roma e il reparto prevenzione crimine Lombardia. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma in questura a Perugia alla presenza del Procuratore capo del Questore e del Direttore della Polizia Postale.

Centinaia di post contenenti foto, scritti e video, per sostenere l’ideologia delle frange più estreme del radicalismo islamico ed esprimere piena condivisione alle azioni armate e agli attentati realizzati dall’Is. E’ quanto avrebbero diffuso in rete i tre tunisini e il marocchino arrestati dalla Polizia per proselitismo via web. A tutti gli indagati viene contestata l’istigazione a delinquere con l’aggravante di aver commesso il fatto attraverso l’uso del mezzo informatico con finalità di terrorismo.

Inneggiavano sul web “alla guerra santa, al martirio e alla jiad” con l’obiettivo di avvicinare “all’Islam radicale” i presunti appartenenti alla cellula terroristica smantellata dalla polizia con l’operazione DaWa. Lo ha detto il procuratore di Perugia Luigi De Ficchy nel corso della conferenza stampa in questura per illustrare l’indagine. “La loro intenzione – ha detto il magistrato riferendosi agli stranieri coinvolti – era di entrare nelle coscienze di quanti comunicavano con loro, per indurli anche a cambiare i loro stili di vita. Questo per portarli su posizioni dell’Islam radicale e convincerli a raggiungere i luoghi dove l’Isis combatte”.

Gli indagati nell’ambito dell’operazione di Polizia che ha portato allo smantellamento di una cellula che faceva proselitismo sul web, ad eccezione di un cittadino tunisino regolarmente soggiornante e che svolgeva saltuaria attività di pizzaiolo, sono tutti irregolari sul territorio nazionale, sostanzialmente senza fissa dimora e dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione ha portato anche ad eseguire perquisizioni a carico di altri due extracomunitari di provenienza tunisina e algerina. Un terzo soggetto, cittadino tunisino, regolarmente soggiornante, residente a Perugia, è al momento irreperibile sul territorio nazionale.

 

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