Treni, fermate soppresse, i pendolari di Terni: “Si allunghi la sperimentazione”

TERNI – Il comitato ternano dei pendolari chiede di allungare la sperimentazione relativa alla soppressione della fermata di Orte dei treni regionali veloci RV 2481/2488 per verificare, al rientro dalle ferie, l’utenza a pieno regime.

“A fronte dell’incontro che si terrà nei prossimi giorni tra gli assessori dell’Umbria e del Lazio (presente Trenitalia), sulla questione della soppressione della fermata di Orte dei due treni RV 2481/2488  – scrivono i pendolari ternani – 

si ritiene che sia sbagliato dichiarare, come letto giorni fa da qualche parte, fallito il periodo di sperimentazione o osservazione ma che si dovrebbe più opportunamente dire che la stessa è stata mal attuata, in quanto si sta svolgendo, non come era stato previsto inizialmente dal 15 giugno al 13 dicembre 2014, ma dal 21 luglio fino al 7 o forse il 14 settembre 2014, non si è capito bene, in un periodo, quindi, di bassa frequentazione viste le ferie e che è stato così ridotto nel tempo, sembrerebbe a causa delle tante pressioni ricevute dalla Regione Umbria da parte del Lazio”.

I pendolari ternani aggiungono che “anche se di fatto i due treni sembrerebbe abbiano portato nella sola settimana di ferragosto, senza fermare ad Orte, una media giornaliera di circa 350-400 persone per treno, è immaginabile che al pieno ritorno dalle ferie, alle stesse condizioni, ci sia un incremento più che alto di presenze nei due treni”.

Per questo il comitato propone di riconsiderare “la data finale, per verificarne l’affluenza a pieno regime, senza considerare, poi, l’aumento di presenze durante i concorsi che si effettuano a Foligno presso il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’ Esercito, come anche comprendere quali soluzioni affrontare per la questione dell’affollamento di tutti i treni in generale e del miglioramento dei servizi. Non di meno sarebbe opportuno – conclude il comitato – che la Regione Lazio esprima con chiarezza se intenda, altresì, farsi carico o no, pro quota parte, di tutti quei treni sovraregionali, pagati dalla Regione Umbria, che ad oggi si fermano ad Orte e che sono usufruiti dai titolari di titoli di viaggio Metrebus Lazio”.

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