Umbria, crolla il consenso per gli amministratori. Male la presidente Marini, precipita Di Girolamo, e Romizi non ride

PERUGIA – Amministratori umbri in caduta. Lo dice la rilevazione Governance Poll 2016, pubblica dal Sole 24 Ore, che analizza il gradimento di sindaci e governatori. Il trend complessivo è quello di un calo, della serie “il potere logora chi ce l’ha”. Ecco quindi che i Governatori vanno peggio dei sindaci, piazzandosi con una media del 43,3 per cento. La presidente Catiuscia Marini non fa certo la differenza e si piazza undicesima, con un tasso di gradimento al 39 per cento, in calo di 3,8 punti rispetto al 42,8 delle elezioni del 2015. E dire che la classifica ha comunque premiato l’esperienza. Primo infatti è il veneto Luca Zaia, seguito da Enrico Rossi della Toscana e terzo Roberto Maroni.

Il tonfo dei sindaci umbri è maggiore. Andrea Romizi, probabilmente, vede scritta la parola fine alla sua luna di miele con la città. Il sondaggio infatti dice che perde ben sei punti dalla data dell’elezione. Ora conta sul 52 per cento dei consensi, contro il 58 dell’elezione. Il risultato peggiore è quello del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. Per lui il crollo è di 8 punti e mezzo. Il primo cittadino ternano passa dal 59 del giorno delle elezioni all’attuale 51. D’altronde le difficoltà della seconda città umbre sono sotto gli occhi di tutti e a farne le spese è, necessariamente, il sindaco. A trionfare nella classifica dei sindaci la pentastellata Chiara Appendino, secondo Dario Nardella e terzo Federico Pizzarotti.

 

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