Una cooperativa per salvare l’Interpan di Amelia. Fora: “Mettiamo al centro le persone”

AMELIA – La crisi del Gruppo Novelli in generale e dello Stabilimento dell’Interpan di Amelia in particolare sembra poter trovare un rilancio sotto forma di cooperativa, con il coinvolgimento dei dipendenti dello stabilimento stesso. E’ questo l’obiettivo sul quale sta lavorando un pool di Managercon il supporto di sistema di Confcooperative, massima Associazione del mondo cooperativo che negli anni della crisi ha dato gambe a significativi processi di riconversione e rilancio industriale in chiave cooperativa su tutto il territorio nazionale, salvaguardando migliaia di posti di lavoro.

Per dare corpo a questo ambizioso progetto, che deve necessariamente partire dal coinvolgimento degli attuali dipendenti e futuri soci della cooperativa, si è svolta ad Amelia nei giorni scorsi un’assemblea aperta ai dipendenti dello stabilimento. L’incontro, che ha abbracciato l’intera giornata, era volto ad offrire ai dipendenti dell’Interpan di Amelia tutti i dovuti chiarimenti sul percorso che si intende avviare ed ha visto la presenza della Dirigenza e dei consulenti di Confcooperative in affiancamento ai manager che stanno promuovendo il progetto.

“E’ chiaro il fatto che un’iniziativa di questa portata per avere successo non possa che partire dalla base – spiega il Presidente di Confcooperative Umbria, Andrea Fora– e noi ci siamo prestati con grande favore per offrire qualsiasi chiarimento relativo al nuovo ruolo che ogni dipendente dovrà necessariamente assumere come socio laddove l’operazione andasse in porto. Di certo ci piace pensare che un protagonismo dal basso degli stessi dipendenti come diretti interessati in questa vicenda, sia vincente e gli elementi che sono emersi nell’assemblea ci fanno ben sperare”.

Diverse sono state infatti le “deleghe” dei dipendenti già raccolte nel corso dell’incontro ed altre sono state preannunciate e nei giorni a seguire, come spiega lo stesso Fora: “Parliamo in ogni caso di una iniziativa assai complessa che si innesca sui tempi strettissimi della procedura del Tribunale Fallimentare che su istanza dei curatori già ha fissato scadenze molto a breve, ovvero a fine luglio. Noi, dopo la positiva Assemblea con i dipendenti, non possiamo che proseguire con maggior vigore in questo percorso forti dell’incoraggiamento ricevuto dagli stessi interessati e pertanto andremo a formalizzare una richiesta d’incontro con i Curatori Fallimentari e con le Organizzazioni Sindacaliper condividere insieme un progetto industriale di portata territoriale strategica, sul quale giocherà un ruolo importante anche il coinvolgimento delle aziende cerealicole della regione in una logica di filiera per garantire la fornitura di materia prima per la panificazione umbra”.

“Il principale valore dei tanti percorsi di salvataggio di aziende in crisi in chiave cooperativa promossi da Confcooperative in tutta Italia – conclude Andrea Fora – è quello di mettere al centro dei piani industriali di rilancio non il profitto ma la sostenibilità e la persona, ovvero la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. E’ su questo valore aggiunto offerto dalla cooperazione, che ha prodotto anche l’approvazione recentemente di un provvedimento del Parlamento volto a sostenere i cosiddetti Workersbyout, che ci muoveremo con le Istituzioni locali e regionali dalle quali auspichiamo di trovare il massimo supporto, lavorando tutti insieme per ilsalvataggio di tutti gli attuali posti di lavoro. Noi dalla nostra parte coinvolgeremo tutti gli strumenti finanziari utili che le strutture finanziarie di sistema di Confcooperative e quelle Ministeriali potranno mettere in campo per supportare il progetto”.

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