Università a Terni, senatore Lucidi: “Occorre valorizzare le eccellenze del territorio”

TERNI – Il Senatore Lucidi con un lungo intervento prende una dura presa di posizione contro il Pd, la Marini e contro tutte le critiche sollevate dalla Presidente nei confronti della stampa.

Venerdì mattina Rettore e Presidente, durante il workshop tenuto dal professor Battiston alla Facoltà di Ingegneria di Terni, hanno voluto esprimere un loro parere in merito alle osservazioni sollevate dall’Associazione culturale per Terni città universitaria.

La Marini ha attaccato giornalisti e stampa per i titolo “allarmistici” sulla questione del polo di Terni, offendendo duramente anche i vertici dell’Associazione.

La presa di posizione del M5S arriva a meno di 24 ore dalla “bufera” che si è scatenata ieri.

“Il Rettore Moriconi – scrive Lucidi – dichiara colpe non sue e dice che i giornali non ci aiutano. Stesso discorso per la Presidente Marini che si scaglia a mani basse contro i giornali che non fanno a pieno il loro dovere se danno voce a certe considerazioni.
E nei giorni scorsi, su tutti, le dichiarazioni del Senatore Gianluca Rossi che dichiara: “Ci sono due tipi di città che possono ambire a definirsi universitarie; quelle con storia, tradizione e radicamento universitario e quelle che fanno scelte selettive e coerenti con il proprio contesto economico e sociale e investono nella presenza universitaria per rafforzare il tasso di conoscenza e il proprio sistema produttivo, attraverso l’alta formazione, la ricerca e l’innovazione, pur non avendo una tradizione universitaria. Terni e Narni senza dubbio non possono iscriversi alla prima tipologia, e tuttavia non sono classificabili a pieno titolo nella seconda.”
“La gravità di queste affermazioni – sostiene Lucidi – dimostrano che il PD, alieno al contesto sociale, è parte in causa sia dei problemi del territorio che dell’Università nello specifico.
Il fatto che dopo 130 anni di storia siderurgica a Terni non ci sia la facoltà o dipartimento di Ingegneria meccanica è un assurdo storico e politico. Non aule e qualche lezione surrogata da Perugia. Ma una intera facoltà di ingegneria meccanica in cui gli studenti possono diventare dei progettisti nel settore della meccanica e dell’acciaio. L’unica città del centro Italia che possa arrogarsi questo diritto.

Il fatto che a Terni non ci sia la facoltà o dipartimento di chimica è un altro assurdo storico e politico. Il Centro ricerche di Terni nel periodo di massima attività contava circa 600 persone, di cui circa 200 tra laureati e diplomati, provenienti da tutte le parti d’Italia.
Quindi caro Sen. Rossi, Terni rientra a pieno titolo in quelle città dove c’è il presupposto unico per la creazione di una università e cioè l’eccellenza data dal capitale umano.”

Lucidi sferra poi un attacco alla presidente:”La Marini dovrebbe spiegare perché il suo partito regala 80 milioni di euro all’Istituto Italiano di Tecnolgia nel brevissimo periodo per realizzare un progetto a scatola chiusa, cosa che fa impallidire ogni ricercatore dell’Università italiana. Che poi diventano circa 1 miliardo spalmati in più anni, e pensare che l’IIT è uno dei centri più contestati proprio dalle università che con la metà dei fondi raggiungono il doppio di pubblicazioni scientifiche.
Purtoppo la politica storica della città di Terni e in generale il PD dimostrano come sono lontani anni luce dalla realtà delle cose.
Alcuni esempi. Come fa uno studente ed una famiglia a ritenere appetibile il polo di Pentima se non siete riusciti neanche a riaprire la mensa? E i soldi che avete buttato nell’ISRIM per poi abbandonarlo?
Qualche hanno fa la facoltà di Agraria di Perugia fu inserita tra le migliori italiane anche perché riusciva, a detta degli studenti, a garantire molti corsi Erasmus agli studenti.
Perché Marini e Di Girolamo allora non capitalizzano l’area di Pentima per quello che è: un campus universitario naturale sfruttando la palestra attrezzata esistente con campo di basket e tennis al coperto con superficie in parquet e sistemando i campi sportivi all’aperto e con possibilità magari di realizzare anche alloggi universitari.
Probabilmente non sanno neanche che gli edifici di Pentima sono inseriti in un progetto del Ministero dei Beni Culturali perché progettati dall’architetto Enrico Del Debbio nei primi anni ’60.”
Il senatore poi conclude: “Per amministrare le nostre città e le nostre regioni serve soltanto guardarsi intorno e usare logica e buon senso. E valorizzare in modo naturale le eccellenze vere del territorio e non utilizzare il potere politico solo ed esclusivamente per autoreferenzialità e logiche elettorali.”

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