Verso le Regionali, Prc: “Dopo il voto sul Dap, in Umbria addio al centrosinistra”

Il voto contrario di Rifondazione comunista (insieme a quello dell’Idv) sul Dap, documento annuale di programmazione 2015 martedì scorso ha certificato “ fine del centrosinistra umbro, cancellato dall’unilateralismo e dall’arroganza con cui il Pd e la presidente Marini hanno inteso condurre la nostra Regione, pari per intensità e portata solo alla subalternità ai dettati del Governo Renzi”. Lo dicono chiaramente il segretario regionale del Prc, Enrico Flamini, e il consigliere regionale Prc, Damiano Stufara che in una nota spiegano i motivi per cui Rifondazione comunista ha scelto di rompere con la maggioranza che governa regionale.

Flamini e Stufara parlano di “l’incapacità della giunta di aprire un’autentica vertenza Umbria e di definire un piano regionale per il lavoro”, il non aver varato un nuovo piano sanitario.

Il Prc umbro critica le scelte in materia di rifiuti a favore di industriali e cementieri, alla pari di quella di trasformare la E45 in autostrada. “La conclusione di tale vicenda politica – dicono Flamini e Stufara – pone allo stesso tempo la necessità di un profondo cambiamento nel ruolo e nell’azione della sinistra della nostra regione”.

Tutto questo apre la strada a una corsa in solitaria del Prc per le prossime regionali e già si guarda all’ipotetico candidato alla presidenza, un candidato che potrebbe raccogliere oltre ai consensi del Prc quelli di parte dell’Idv e delle liste civiche.

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