Spoleto non ci sta, la Regione smantella la sanità pubblica a favore dei privati: no al Terzo Polo

Spoleto si sente presa in giro dalla Regione dell’Umbria e promette battaglia. Il nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera non fa altro che confermare i timori della città: ” Tesei e Coletto, con il benestare di Zaffini hanno regalato in piene festività natalizie un progetto di annientamento della sanità pubblica che vedrà la sospensione e la chiusura di servizi ospedalieri in molti territori della regione”, così i gruppi del centrosinistra Pd, Civici X, M5S e Ora Spoleto. “Saremo pronti – scrivono i rappresentanti di maggioranza del Comune di Spoleto – a sostenere ogni iniziativa ed azione di carattere politico e legale insieme a tutti i cittadini, le associazioni e i comitati”.  Si sentono presi in giro perché non appena 10 giorni fa avevano consegnato al Presidente del Consiglio Regionale Marco Squarta (Fdi) la mozione approvata dall’Assemblea cittadina con la quale si chiedeva di fermare il progetto del “Terzo Polo Ospedaliero”. “Eppure – denunciano – la Giunta regionale, nella cecità e sordità ormai conclamata, ha continuato per la sua strada portando in approvazione il nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera, dove viene confermata anche l’integrazione tra Spoleto e Foligno. Non è bastato portare in corteo migliaia di concittadini che chiedevano maggior tutela del San Matteo degli Infermi, così come non è servito suggerire la richiesta di deroghe come previsto per le zone all’interno del cratere sismico 2016”. Una presa di posizione che, tra l’altro, solleva forti dubbi anche sulla permanenza dell’ospedale spoletino nella rete dell’emergenza-urgenza dell’Umbria. “Ci chiediamo – scrivono Pd, M5S, Civici X e Ora Spoleto – come si può pensare di unire due ospedali, sotto un codice identificativo unitario, entrambi sede DEA e senza la programmazione economico-finanziaria degli investimenti. Abbiamo sempre detto che l’integrazione tra Foligno e Spoleto sia una strada ottimale, ma non possiamo condividere queste modalità e proposte organizzative. Anche perché oggi ci ritroviamo con una delibera organizzativa senza un piano sanitario regionale che dia le linee guida alla riorganizzazione stessa”. L’obiettivo della giunta regionale è chiaro: ” Tutelare maggiormente Perugia e l’Università mentre la zona del ternano vedrà trasformarsi posti letto destinati esclusivamente al privato”.  “Ribadiamo – concludono i gruppi di maggioranza – la nostra contrarietà a questa deriva amministrativa delle destre volta a smantellare ulteriormente la sanità pubblica e l’assetto dei servizi ospedalieri della nostra regione”.

Foto: La consegna al presidente Squarta della mozione del Consiglio comunale di Spoleto contro il Terzo Polo