Ternana, Longarini a ruota libera: “Toscano è il passato, Breda mi piace”

È un fiume in piena Simone Longarini. Il figlio del patron della Ternana, eletto di recente nuovo amministratore unico, ha incontrato stamane i cronisti per fare il punto su una situazione non esattamemte idilliaca, con la squadra solitaria in coda alla classifica e diversi terremoti manifestatisi in seno alla società, ultimo in ordine di tempo le dimissioni di Domenico Toscano. La conferenza dell’Hotel Garden è stata quindi l’occasione per fare chiarezza, almeno secondo le parole di Longarini, su queste scottanti tematiche. “Siamo reduci da un periodo piuttosto negativo – ha attaccato l’amministratore unico – ho nella testa la trasferta di Modena, che ha lasciato tanto dolore perchè la squadra è buona. L’altro pensiero è invece per chi ha preferito darsela a gambe quando c’era da tirarsi fuori dalla melma e preparare la trasferta di Salerno”. Chiaro il riferimento al dimissionario Toscano: “Il Toscano che conoscevo io non è quello che sposta un allenamento dalla mattina al pomeriggio per dmettersi – ha proseguito senza giri di parole Longarini – probabilmente la non conferma a Novara lo ha reso più fragile. Io gli avevo dato una grande opportunità, con garanzie. E rispettandole sotto ogni punto di vista. I treni non passano spessissimo, Toscano doveva sfruttarlo meglio”. L’altro scossone e stato causato dall’addio di Cozzella nello scorso agosto: “Lo avevo confermato il 3 luglio, ma ho dovuto verificare delle situazioni che non potevano perpetrarsi nel tempo. Cozzella ha avuto una grande opportunità ma è stato il primo degli anarchici; primo forse era abituato a fare altro, io lo pagavo per fare il ds. Ho chiesto delle relazioni scritte al mio ingresso in Ternana Calcio, come mio solito: quella dello staff medico deve ancora arrivare. Cozzella è stato sollecitato, ha scritto tante cose poi è iniziato il mercato con grande ritardo. Quando sbaglio ci metto la faccia. Il problema di queste problematiche era quindi chi non sapeva proprio fare il proprio lavoro”. Le parole al miele sono tutte per il neo allenatore Roberto Breda: “Mi è piaciuto subito moltissimo, è uno di quelli che pensa che se c’è un problema non deve sbandierarlo ai quattro venti danneggiando squadra e società. Toscano ora è il passato: chi fugge si porta via tutte le colpe. Non è questa la Ternana che vogliamo”. Longarini ha poi voluto parlare dello stato di salute della squadra: “Stamattina ho parlato con la squadra, ds e allenatore. Sanno bene cosa bisogna fare, ci sono tutte le carte in regola per uscire da questa situazione, ne siamo tutti indistintamente convinti. A partire dal sottoscritto, abbiamo fatto un lavoro massacrante su tanti aspetti della società”. Infine la promessa: “Ci eravamo prefissati degli obbiettivi e sono sicuro che li raggiungeremo. La società è molto migliore di qualche mese fa e sono ottimista visto che abbiamo inserito in essa delle persone carismatiche”. Parole, quelle del presidente de facto, che denotano una grande volontà di rialzarsi e tornare a fare risultato dopo una partenza pessima. L’ultima parola però spetta come sempre al rettangolo di gioco

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