Volley donne, Valentina Barbolini sul ko di Ravenna: “Noi poco incisive in attacco”

L’unica sconfitta del weekend umbro della serie B1 femminile ha purtroppo portato la firma di San Giustino, che pur giocando una discreta partita si è dovuta arrendere con il massimo scarto a Ravenna, che allo stesso modo aveva già fatto fuori la Tuum Perugia all’esordio. Una però delle giocatrici che può ritenersi uscita a testa alta dall’incontro è sicuramente Valentina Barbolini, figlia del grande Massimo, l’allenatore della grande Sirio nonchè della nazionale femminile, capace di andare nove volte a segno. Ecco cosa non ha funzionato secondo lei: “Siamo state poco incisive davanti, anche perché abbiamo commesso i nostri errori soprattutto in ricezione. E dire che, se andiamo a vedere l’attacco e la battuta, loro hanno sbagliato più di noi. Anche sui muri vincenti, il nostro dato è migliore. Che poi io sia stata la giocatrice con più punti realizzati, conta poco quando si esce sconfitti”. Il problema, secondo la Barbolini, è stato di carattere psicologico: “Fermo restando che ci siamo battuti contro la Cmc Olimpia, signora squadra che punta al salto di categoria; che non abbiamo di certo reso al meglio e che non sarebbe stato comunque facile ottenere una vittoria esterna. Chi avrebbe dovuto stare più in ansia era proprio la nostra avversaria, reduce da una sconfitta e quindi già con un minimo di pressione addosso. In effetti, all’inizio un po’ di condizionamento l’Olimpia lo ha subito, ma è per tutti questi motivi che noi avremmo dovuto stare più tranquille”. A fare davvero la differenza è stato il turno in battuta di Giada Benazzi: “Diciamo che ha servito molto bene al salto e che la nostra ricezione non è stata in grado di creare i giusti presupposti per andare subito al cambio palla; in qualche frangente, poi, anche il loro gioco veloce ci ha messo in crisi”. La schiacciatrice biancazzurra ha poi fatto il punto sulle sue condizioni fisiche dopo essere stata costretta recentemente a lavorare a parte: “Sono una abituata a non lamentarmi e guardo sempre positivo, per cui dico che va bene anche quando non sono al top. L’importante è ora prendere il giusto ritmo di squadra. Dobbiamo produrre un po’ più di gioco, ma questo fa parte del lavoro da svolgere in allenamento”. Prossima tappa San Lazzaro di Savena per la seconda trasferta consecutiva: “Alcune sue pedine, peraltro forti, sono insieme da diverso tempo, quindi è una compagine che esprime un gioco più fluido, ma noi lunedì abbiamo ricominciato a lavorare con una maggiore “prepotenza” agonistica. Allo stesso tempo, abbiamo capito di dover andare in campo tranquille”. L’ambientamento a San Giustino procede nel migliore dei modi: “Mi basta dire che il mio ambientamento è stato immediato”. Uno sguardo infine in famiglia. Domenica scorsa papà Massimo ha vinto il mondiale per club femminile alla guida dell’ Eczacibasi di Istanbul. La figlia Valentina non può non tributarlo i dovuti complimenti: “Glieli ho già fatti ma colgo l’occasione per rinnovarglieli. E’ stato davvero un grande risultato”.

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