Terni, per l’Ast si fa avanti la multinazionale Liberty Steel. Il gruppo ha presentato un’offerta.

Naturalmente non sarà l’ultima indiscrezione che arriverà sulla vendita dell’Ast anche perchè gli avvenimenti si susseguono in maniera rapida e anche con diversa confusione. Certo è che il gruppo Liberty Steel ha annunciato ufficialmente di aver presentato un’offerta alla Thyssenkrupp. certo un’offerta non vincolante ma accompagnata da valutazioni industriali non di poco conto.  Liberty Steel è una multinazionale con sede a Londra, conta più di trenta mila dipendenti e qualcosa come 210 siti su quattro continenti.  Insomma una realtà industriale in cerca di nuove sfide nella siderurgia con particolare riguardo all’acciaio verde. E’ la stessa multinazionale ad annunciare ” la possibilità di un processo di integrazione fra Liberty Steel e Thyssenkrupp”. L’obiettivo è evidente: creare un gruppo forte e ben posizionato ” per affrontare le sfide dell’industria siderurgica europea e accelerare la trasformazione verso un acciaio verde”.  Una scelta – a leggere il comunicato della multinazionale-  fatta nella consapevolezza  che l’integrazione con Thyssenkrupp può rappresentare una risposta importante per una prospettiva ” economica, sociale e ambientale”. Sono pronti ad impegnarsi  ” in ulteriori due diligence per presentare una potenziale offerta vincolante, fermo restando che non vi sono certezze sull’accordo e su una possibile transazione”. Per adesso il primo passo è stato quello di presentare un’offerta indicativa non vincolante. L’unica cosa certa è che da oggi sul tavolo di Thyssenkrupp c’è una offerta in più.  Ma le voci sul futuro delle acciaierie di Terni sono molte compresa la possibilità di un accordo tra Tk e l’indiana Tata Steel. Naturalmente i tedeschi giocano la  partita a 360 gradi senza escludere nessuna ipotesi, a cominciare  da quella interna al proprio Paese che vede il governo tedesco impegnato a difendere il capitale di Thyssenkrupp.