Terni, tredici arresti per estorsione e spaccio. Metodi mafiosi, il ruolo delle donne.
L’ operazione è stata denominata “White Bridge”, ” Ponte Bianco”, come il colore del ponte di largo Frankl dove si ritrovano gli spacciatori. Una operazione contro un sodalizio con elementi di stampo mafioso, con i recuperare, quelli che che andavano a chiedere i soldi anche con la violenza. Tredici arresti e altre tre misure restrittive. È scattata all’ alba di questa mattina con gli uomini della Questura di Terni, insieme con quelli di Livorno e Lodi, il reparto prevenzione e crimine dell’ Umbria, la polizia di frontiera di Fiumicino e l’unità cinofila di Nettuno. Spaccio ed estorsione, i reati contestati agli arrestati. Il blitz è stato massiccio, capillare con una quantità notevole di uomini della Polizia di Stato impegnati. ” Si tratta di un sodalizio multietnico – ha dichiarato il Procuratore della Repubblica Alberto Liguori – con età che va dai 19 ai 49 anni. Tutti dediti allo spaccio”. Tra l’agosto 2019 e gennaio 2020 la polizia ha contato oltre 100 acquisti di droga, 70 episodi di spaccio, dieci estorsioni, aggressioni e atti di violenza. I luoghi al centro dell’ attività criminosa erano Borgo Rivo come vero punto di riferimento, il centro e largo Frankl, nell’area dove il ponte porta a Lungonera. Criminali veri, pericolosi e violenti, con precedenti pesanti. Non secondario il ruolo delle tre donne coinvolte: una italiana, l’ altra marocchina e ancora una gambiana. Arrestati tutti a Terni tranne due catturati a Cecina( Livorno) e uno a Lodi. I gruppi che si spartivano Terni e consumavano estorsioni pesanti erano tre ma tutti rispondevano a un solo capo. Proprio il numero uno , pregiudicato, aveva addirittura trascinato dentro l ‘ organizzazione criminale sua madre, insieme alla fidanzata e la mamma della sua compagna. Proprio la presenza della tre donne, chiarisce il Procuratore Liguori, fa riflettere, perché fa emergere il carattere di stampo mafioso dell’ organizzazione”. Chi acquistava la droga doveva pagare subito altrimenti subivano violenze di ogni tipo, anche fisiche. Quando si trattava di recuperare i soldi non si ponevano limiti. Un ragazzo è stato costretto a intestare la proprietà dell’ auto ad uno dei criminali. Soddisfatto il Questore Massucci, così come il Procuratore Liguori, il pubblico ministero Camilla Coraggio e il dirigente della squadra mobile della Questura di Terni Davide Caldarozzi.