A Foligno il congresso umbro-marchigiano dell’Associazione italiana di Oncologia medica

FOLIGNO – Innovazione, farmaci ad alto costo ma anche volontariato e fake news. Questi gli argomenti al centro del congresso umbro-marchigiano dell’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom), che si è svolto venerdì 2 marzo a Foligno a Palazzo Trinci. Un confronto sul tema ‘La cronicità del paziente oncologico: usare la complessità come una risorsa’. «Sono circa 370mila i nuovi casi di tumore stimati in Italia nel 2017 e oltre 3 milioni, pari al 5,4% della popolazione, le persone con diagnosi di cancro. Un milione e 500mila sono i pazienti che possono definirsi già guariti e il dato dei lungo-sopravviventi aumenta costantemente», ricordano i responsabili scientifici del congresso, Rita Chiari e Vincenzo Catalano, oncologi e Coordinatori rispettivamente di Aiom Umbria e Aiom Marche. La Rete oncologica umbra, tra le prime sei in Italia, rappresenta un modello, specialmente per la gestione efficace delle risorse. Il percorso di cura di un paziente andato a buon fine costa in media dai 45.000 ai 70.000 euro se si utilizzano farmaci innovativi di ultima generazione, ma si può spendere anche molto di più fallendo. Tanti i relatori intervenuti: medici, rappresentanti delle Aziende ospedaliere e volontari delle associazioni di Umbria e Marche. Presente l’assessore alla Salute, Luca Barberini: «La cronicità – evidenzia – assorbe già il 70% delle risorse regionali, percentuale destinata ad aumentare, ecco perché la sfida è importante». Con le Marche la Regione Umbria collabora da tempo: tra le attività sinergiche, il numero europeo «112» e l’elisoccorso. «Abbiamo servizi sanitari regionali – ricorda l’assessore – tra i primi in Italia e dobbiamo puntare sulla collaborazione, non considerando i confini regionali come barriere insormontabili». Attenzione al web: «Sono preoccupato – dice – dal messaggio che passa sui social, cioè che il medico serva poco e basti Google. Dobbiamo invece far capire che la complessità va superata con chi ha fatto di competenza e studio la propria ragione di vita». Sull’uso di internet si sofferma Nicla La Verde, rappresentante del Direttivo nazionale Aiom: «I pazienti – spiega – in rete cercano informazioni su malattie, possibilità di cura, farmaci, medici e centri di eccellenza. Chi naviga però dovrebbe sempre sapere chi è il responsabile del sito e se cita aneddoti o fonti scientifiche». Molto partecipata la tavola rotonda ‘Il volontariato come risorsa’ a cui hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni umbre e marchigiane impegnate nella ricerca e nell’assistenza ai malati oncologici. Sul modello ‘Marcangola’, la rete che raccoglie le onlus delle Marche, anche l’Umbria ha condiviso l’auspicio di riuscire a creare una sorta di ‘federazione’ per coordinare obiettivi, senza rinunciare alle singole specificità. Ha portato il suo saluto anche il sindaco di Foligno, Nando Mismetti: «Grazie – ha detto, rivolgendosi agli organizzatori dell’evento – per aver scelto la nostra città. Umbria e Marche ormai per tanti aspetti sono un unicum, ne dobbiamo approfittare per ripensare anche una serie di servizi come scuole e sanità».

 

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