Gualdo Tadino, il centrodestra all’attacco: “Non è possibile demolire una parte del Calai”

GUALDO TADINO – Attacco concentrico sul progetto di riqualificazione del Calai, indirizzato al sindaco Massimiliano Presciutti e partito dalla Lega Nord Umbria – sezione di Gualdo Tadino e dai gruppi consiliari di Forza Italia e Morroni sindaco. Il Carroccio gualdese ricorda l’esistenza di una proposta di un gruppo di cittadini “che hanno contattato un imprenditore disposto ad investire a Gualdo Tadino, per creare, presso l’ex ospedale Calai, una clinica privata convenzionata con la ASL; investitore con una realtà ben consolidata nel settore della sanità. “Nonostante più incontri ufficiali – scrive in una nota la referente locale Alessia Raponi – tale proposta non è stata presa in considerazione nemmeno per un istante , né dalla nostra amministrazione, né dell’assessore Barberini, ormai fermi nella sola idea di abbattere una parte dell’ex ospedale Calai. Vergogna. I giochi per loro son fatti e non si torna indietro neanche di fronte ad un progetto concreto di maggiore valenza e qualità e di spessore ben più consistente”. Per la Lega la demolizione sarebbe sinonimo di “danno storico ed economico”.

“La motivazione secondo cui sarebbe troppo oneroso procedere al consolidamento dell’immobile, lascia il tempo che trova – continua la Raponi –  sia perché sarebbe naturale e normale che chi investe risolva gli eventuali problemi strutturali e tecnologici dell’adeguamento, sia perché non ci si può fidare dell’unica relazione tecnica esistente, commissionata dalla ASL e cioè dalla Regione stessa”.

Se la prendono con la demolizione anche le opposizioni di centrodestra. “L’aspetto della demolizione è quello che sicuramente fa trasalire (o meglio dovrebbe sgomentare il cittadino), visto che la decisione è stata presa senza nemmeno avere la documentazione tecnica che supportasse questa tesi; visto che non si comprende come mai nel 2012, quando fu firmato il protocollo sotto la nostra Amministrazione, nessuno della struttura tecnica della ASL parlò di problematiche simili; visto che, dagli accessi agli atti da noi richiesti risulta assai fumosa e non perentorio il contenuto della relazione tecnica (conclusione non solo nostra, ma anche delle altre forze dell’opposizione)”. L’opposizione ricorda anche che “quella porzione di ospedale fu oggetto di strutturazione post terremoto, con la spesa di denaro pubblico per una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro. Naturalmente, dai banchi della maggioranza, risuona il ritornello, imparato sapientemente a memoria che “dal 2008 sono cambiate le norme, per cui la struttura non è più idonea”! Allora – continua il centrodestra – dando per buona la tesi degli illuminati esponenti del PD gualdese, lanciamo la provocazione al Sindaco e all’Assessore regionale alla Sanità Barberini: se le cose stanno come dicono i propri consiglieri e amministratori, preoccupiamoci di demolire più della metà degli ospedali e degli edifici pubblici”.

“Il Sindaco, la Giunta, i Consiglieri di maggioranza devono smetterla di gettare fumo negli occhi – concludono i gruppi di “Forza Italia ” e “Morroni sindaco” si assumano, tutti quanti insieme, la responsabilità di ammettere di fronte alla città che il protocollo d’intesa, e quindi la demolizione della “stecca”, è una scelta di natura esclusivamente politica! E niente altri di più! Ci mettano la faccia nel supportare le proprie decisioni: volontà di smontare la progettualità della precedente amministrazione? Necessità di obbedire alle logiche politiche provenienti dalla Regione? Vuotate il sacco, la città ed i cittadini hanno il diritto di sapere!”.

 

 

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