Gualdo Tadino, il centrodestra chiama il prefetto e denuncia le modalità di gestione del centrodestra

GUALDO TADINO – Il centrodestra “chiama” il prefetto per denunciare le modalità di gestione del consiglio comunale di Gualdo Tadino. “Facendo seguito alla nota n 0024265 già protocollata in data 27/09/2016, rimarchiamo con forza – dicono i consiglieri Roberto Morroni, Silvia Minelli ed Erminio Fofi –  il nostro disappunto sulla modalità di convocazione delle Commissioni consiliari e dei Consigli Comunali. Entrambi, ma soprattutto quest’ultimo, sono gli organi per eccellenza dove ogni Consigliere ha l’opportunità di manifestare le proprie idee nell’interesse della collettività ed espletare così il mandato conferitogli dai cittadini. Invece, e non è la prima volta, l’attuale maggioranza del Sindaco Presciutti ha convocato la Commissione consiliare tre giorni prima del Consiglio Comunale, senza allegare alcuna documentazione inerente l’argomento trattato, ossia il potenziamento dell’offerta formativa scolastica, e addirittura deliberando in quella stessa seduta senza che fosse stata preceduta da una fase di confronto. Ma l’attuale maggioranza non si è fermata a questo, no di certo! Infatti siamo stati informati del Consiglio Comunale che si terrà venerdì 30 settembre, semplicemente con un invio dell’ordine del giorno tramite email: prima, né una conferenza dei capigruppo, né tanto meno una telefonata ai singoli capigruppo (di certo non a quelli di FI e Morroni Sindaco). Questo a dimostrazione di quanto sia democratica l’Amministrazione Presciutti; non serve riempirsi la bocca di belle parole per voler sembrare i più aperti e trasparenti possibili al confronto, quando i fatti smentiscono continuamente la realtà. Non ci piace questo tipo di atteggiamento, per nulla rispettoso delle altre forze politiche; auspichiamo in futuro che questi comportamenti cambino rotta, dando la possibilità veramente ai Consiglieri di dare ognuno il proprio contributo fattivo nell’interesse della nostra Città. Per queste motivazioni faremo comunicazione ufficiale al Prefetto, al fine di poter garantire l’esercizio della democrazia”.

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