Jobs Act, 50 Rsu umbre firmano un ordine del giorno contrario

Sono una cinquantina le Rsu/Rsa di realtà produttive umbre che questa mattina hanno firmato un ordine del giorno della Cgil contro il Jobs Act del governo Renzi e la scelta di porre la fiducia per la sua approvazione senza dibattito. Nel pomeriggio di oggi il Governo Renzi chiederà la fiducia sulle questioni del mercato del lavoro.

La Cgil dell’Umbria, in linea con il sindacato nazionale, considera “questo atto grave, oltre che per le prerogative del Parlamento, soprattutto per il fatto che nella giornata di ieri, al di là dell’apertura della sala verde, non si è verificata nessuna reale apertura al confronto con il Sindacato. Si procede in maniera autoritaria riducendo i diritti del lavoro: dall’attacco all’art.18, al demansionamento, alla mancata cancellazione delle forme di precariato esistenti. Inoltre – continua la Cgil – mancano le risorse per gli ammortizzatori sociali che si dice (a parole) di volere estendere”.

“Per tutti questi motivi dai posti di lavoro della nostra regione – continua la sigla sindacale – esprimiamo con forza la contrarietà ai provvedimenti del Governo. La Cgil si dà appuntamento il 25 ottobre alla manifestazione di Roma.

Ecco le Rsu/rsa che hanno sottoscritto il documento:

Agricooper, Alcantara, Asm Terni Spa, Aspasiel, Azienda Ospedaliera Perugia, Azienda Ospedaliera Terni, Calcestruzzi Cipiccia, Calcestruzzi Terni, Cartoedit, Cartotecnica, Colussi, Comune di Perugia, Conagit–Giuntini, Ditte terze Ast, Ducops, Enel Terni, E.On, Giunta regionale Umbria, Illserv, Litograf, Mignini, Molini Popolari Riuniti, Novamont, Officine Piccini, Oma Tonti, Pallotta Spa, Perugina Nestlè, Provincia di Perugia, Saci, Sdf, Tatry, Tedesco (Ex Piselli), Tipografia Gamma, Tk-Ast, TTI (Ex Fat), Tubificio, Umbra Cuscinetti, Umbra Acque, Umbria Mobilità, Unicalce (Narni), Vimer, Wienerberger,

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