Perugia, 500 persone hanno partecipato a “Una manovra per la vita”

PERUGIA – Ha raccolto consensi l’iniziativa “Una manovra per la vita” voluta dalla Società italiana  di medicina di emergenza e urgenza pediatrica(SIMEUP) e organizzata dal personale medico e infermieristico della struttura complessa di Pediatria del S. Maria della Misericordia per diffondere la cultura delle operazione da eseguire in caso di emergenza sui bambini. Durante le otto ore che i volontari sono rimasti a disposizione  nello apposito stand di Piazza Danti nella giornata di domenica 15 ottobre,  sono stati 115,  tra genitori, nonni e insegnanti di scuola materna,  a eseguire  le operazioni di salvataggio di bambini in caso di soffocamento da cibo o corpi estranei. Le  dimostrazioni , come riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, sono avvenute  con l’ausilio di manichini di ultima generazione messi a disposizione dalla Associazione Amici del bambino malato  onlus.

“Abbiamo rilevato una forte sensibilizzazione al problema – dice la professoressa Susanna Esposito, che ha coordinato l’attività dimostrativa delle operazioni di salvataggio dello staff composto da pediatri e anestesisti -. Il risultato è  stato eccellente , perché, oltre a quanti  materialmente  hanno eseguito le operazioni di messa in sicurezza del bambino, è stato consegnato materiale informativo a 350 cittadini che hanno chiesto informazioni al l personale della Pediatria dell’ospedale di Perugia-. L’obbiettivo  è quello di  mettere il maggior numero di persone  in condizione di   effettuare corrette  manovre per la espulsione immediate dell’oggetto ingurgitato e di  rafforzare  una equipe di esperti per eseguire presso le nostre strutture ospedaliere una  attività assistenziale anche nei casi più complessi”. Il gazebo “Una manovra per la vita” è rimasto aperto dalle 10.30 alle 18.30 nel secondo giorno di  Eurochocolate e proprio la  grande  affluenza di visitatori è stata di supporto all’iniziativa. “ E’ stato bello vedere che tante  famiglie provenienti da tutte le parti d’Italia hanno dedicato parte del loro tempo alla prevenzione e all’assistenza in situazioni di emergenza  purtroppo  sempre più frequenti”, ha  sottolineato  il dottor Edoardo Farinelli, che nelle scorse settimane si era occupato di gestire casi gravi di ingestione di corpi estranei da parte di bambini di due anni di età.

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