Perugia, Leonelli (Pd) preoccupato: “Far coincidere sicurezza e fruibilità degli spazi per i grandi eventi”

PERUGIA – “E’ condivisibile, soprattutto in prospettiva futura, la preoccupazione dei commercianti e degli operatori del centro storico di Perugia per gli effetti su presenze e fruibilità che sul capoluogo potrà avere il piano sicurezza previsto per i grandi eventi all’aperto”: lo dice il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd), secondo il quale “dopo l’esperienza del festival ‘L’Umbria che spacca’, dello scorso fine settimana a San Francesco al Prato, si sente la necessità di chiedere alle istituzioni coinvolte uno sforzo che contemperi l’esigenza di garantire la sicurezza e di rendere comunque fruibili gli spazi. Perché quell’evento è stato limitato dall’applicazione delle misure di sicurezza, penalizzando la sua organizzazione e soprattutto le tante persone che avrebbero voluto seguirlo in libertà”.

In una nota del consiglio, Leonelli ribadisce che “i festival popolari sono ormai un volano per l’Umbria, un fattore trainante di economia e turismo, ed hanno saputo negli anni costruire un equilibrio economico, sempre meno fondato sul contributo pubblico e sempre di più su quello privato, attraverso gli sponsor. Le istituzioni, quindi, non possono avere su questo tema un approccio esclusivamente notarile, ma devono cercare assolutamente di lavorare per contemperare anche le esigenze degli organizzatori e del pubblico che vi partecipa. La preoccupazione – conclude Leonelli – è che al di là di quest’anno, e dei tragici fatti di Torino, se dovesse diventare strutturale il limite d’accesso per le persone, proprio quegli investitori privati che rendono sempre più forti i nostri festival attraverso importanti sponsorizzazioni, possano sentirsi scoraggiati dall’investire”.

L’esponente del PD avverte quindi che “bisognerà fare molta attenzione a non penalizzare le città, pur garantendone la sicurezza. A cominciare da Perugia e tenuto conto di tutto il lavoro che si è fatto per rendere Umbria Jazz l’evento trainante per il ritorno del turismo in Umbria. Vista anche la peculiarità della manifestazione – conclude Leonelli -, immaginata e pensata affinché le persone si spostino da un punto all’altro dell’acropoli che ne è contenitore imprescindibile”.

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