Perugia, nuova colonnina salvavita a Madonna Alta

PERUGIA – Questa mattina è stata inaugurata un’altra colonnina salvavita nella palestra Kennedy in Via Magno Magnini a Madonna Alta, all’interno dell’Istituto comprensorio G. Pascoli – Secondo circolo didattico, nella quale si trovano anche le scuole materna, elementare e media. All’inaugurazione sono intervenuti, oltre al Consigliere Carmine Camicia, delegato al Progetto Cuore, il Maestro Alberto Catagna, gestore della Palestra, il Dr Cerquiglini, Direttore AFAS e  la dr.ssa Migliarini, dirigente del Comune di Perugia.

Prima di installare la colonnina, sono stati formati all’utilizzo del DAE, dieci addetti, che entrano così, a tutti gli effetti, nella squadra degli Angeli del Cuore. “Il Progetto Cuore di Perugia ormai è inarrestabile -ha detto il consigliere Camicia- a giorni si inaugurerà un’altra colonnina salvavita a Ponte San Giovanni, dove già è iniziata la formazione dei residenti. Sono molto soddisfatto del progetto perché, giorno dopo giorno, sta rendendo Perugia sempre più Città Cardio Protetta.” Nonostante le poche, pochissime risorse economiche -ha proseguito Camicia- il progetto  è diventato un modello anche per altri Comuni, che chiedono ogni giorno informazioni su come organizzarlo e come rendere le loro città cardio protette.”

Come si ricorderà, ad esempio, il Comune di Giffoni Valle Piana è tra questi e ha inaugurato la prima colonnina salvavita proprio durante il Giffoni Film Festival, lo scorso sabato, alla presenza di circa 10.000 persone, grazie anche alle informazioni fornite dal Comune di Perugia e dallo stesso consigliere Camicia che era stato ospite del Sindaco di Giffoni la settimana precedente all’inaugurazione.

“Il Progetto Cuore continua il suo percorso -ha concluso Camicia- tantissimi cittadini continuano a formarsi e ricordiamo che il 20 luglio prossimo sarà l’ultima data utile per le società sportive, sia professioniste che dilettantistiche, per le palestre e impianti sportivi,  per dotarsi di defibrillatore. Invito, dunque, tutte le società sportive e non solo, a dare seguito alla disposizione di legge, dal momento che, oltre a ridurre la responsabilità civile in caso di incidente, si può salvare la vita a tante persone.”

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