Regione, Barberini: “Nessuna riduzione nelle risorse per le famiglie”

PERUGIA – “Nessuna riduzione di risorse finanziarie investite sul versante delle politiche sociali per le famiglie”. L’assessore regionale Luca Barberini ha rassicurato il Comitato per il monitoraggio per la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto dal forzista Raffaele Nevi relativamente alla discussione dell’attuazione della legge regionale 13/2010 sugli interventi a favore delle famiglie e della legge regionale 11 del 2015 intitolata “Testo unico in materia di sanità e servizi sociali”.

Barberini ha detto che “nel bilancio di assestamento, che arriverà in Aula la prossima settimana, alle singole tipologie di intervento sul versante sociale verranno assegnate ulteriori risorse per 1 milione 500mila euro, di cui circa 770mila euro verranno assegnati al capitolo della famiglia e dei minori. Gli aiuti alle famiglie riguardano anche il diritto all’abitazione dove la Regione, in fatto di politiche abitative, negli ultimi anni, ha investito moltissimo”. Altro pacchetto di sostegno alle famiglie riguarda il diritto allo studio, elemento importantissimo per il sostegno ai giovani.

“Per il prossimo futuro – ha spiegato l’assessore – è necessario che Giunta e Assemblea legislativa lavorino insieme sulla nuova opportunità rappresentata dalle risorse finanziarie derivanti dal Fondo sociale europeo che per la prima volta, in maniera chiara, vengono messe a disposizione del settore. Si tratta di circa 55milioni di euro (in cinque anni) di risorse europee da riversare sull’ambito sociale. Le scelte, già dalla precedente legislatura, erano e saranno nuovamente indirizzate soprattutto sui minori, su anziani e famiglie. Queste risorse saranno spendibili già dai primi mesi del prossimo anno. È prevedibile quindi che tra risorse nazionali e regionali (in media 10 milioni di euro) e grazie alle risorse comunitarie saremo in grado di raddoppiare il sostegno finanziario all’intero settore”.

Barberini ha spiegato poi che nel Piano sociale, da presentare a fine ottobre, è stato ribadito il principio delle zone sociali, da mantenere nel numero di 12. L’assessore, accompagnato da tecnici dell’assessorato, ha consegnato ai commissari schede dettagliate non solo circa gli interventi per la famiglia e relative risorse per gli anni 2014-15, ma anche per quanto attiene alle politiche abitative e al diritto allo studio (Piano triennale 2013-2015).

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