Morto dopo ricovero per broncoscopia: indagati quattro medici dell’ospedale di Perugia

Autopsia confermata. Sarà eseguita giovedì 24 novembre sul corpo del paziente di 73 anni, Mariano Cecchetti di Umbertide, morto lo scorso 18 novembre durante un ricovero in day hospital all’ospedale di Perugia per una broncoscopia. A renderlo noto la Procura del capoluogo umbro che ha avviato un’indagine in seguito a una richiesta di accertamenti formalizzata dai parenti dell’uomo.

L’Ufficio guidato da Raffaele Cantone ha spiegato che sulla base di un esame preliminare della cartella clinica con il supporto di un consulente è stata disposta l’iscrizione dei sanitari che hanno operato. “Anche per consentire loro – si legge nel comunicato della Procura – la partecipazione agli accertamenti tecnici irripetibili”. In particolare l’autopsia. L’indagine dovrà accertare le cause del decesso e l’eventuale correlazione con il trattamento sanitario. Dei quattro medici iscritti nel registro degli indagati tre sono pneumologi e un’anestesista.

 

La notizia era in attesa da questa mattina dopo che il Messaggero e Corriere dell’Umbria avevano pubblicato un articolo sulla morte di un uomo avvenuta dopo alcuni esami, tra cui una broncoscopia, ai quali si è sottoposto all’ospedale del capoluogo umbro in regime di day hospital. Gli  accertamenti sono stati avviati subito dalla Procura di Perugia.

L’indagine è stata avviata in seguito a una denuncia dei parenti dell’uomo, deceduto mentre si trovava ancora nella struttura sanitaria. I magistrati hanno quindi avviato gli accertamenti. Acquisendo anche la cartella clinica. La salma è a disposizione della magistratura ed è possibile che venga disposta l’autopsia per stabilire se la morte sia in qualche modo legata agli esami eseguiti.