‘Re:act’, domande e risposte del teatro contemporaneo Rassegna di teatro contemporaneo

FOLIGNO – ‘Re:act’ è la rassegna di teatro contemporaneo di Foligno, è una proposta della Cooperativa Gecite (ZUT) e di Zoeteatro, ed è giunta al suo quinto anno. Nove appuntamenti per dieci spettacoli, dieci tappe, dieci punti di domanda, dieci tentativi di risposta intorno alla società odierna proposte dal teatro contemporaneo.

‘Re:act’ è nuovi linguaggi, nuove modalità di indagine e di utilizzo della parola e dell’azione scenica. Una nuova stagione in cui si alternano monologhi e dialoghi, performance e danza, storie e immaginari. Dieci spettacoli ma un unico comune denominatore: il teatro nella sua declinazione più ampia che spazia dalla narrazione al teatro danza, dal performativo al monologante.

Quest’anno lo sguardo attraverserà il Teatro Contemporaneo nelle sue declinazioni più ampie, a partire dalla tradizione dei burattini, del teatro di parola, della poesia, fino a nuove forme di ricerca performativa che prevedono la sperimentazione di un rapporto diverso tra spettatore e attore.

Una stagione da seguire in tutti i suoi appuntamenti, per attraversare una proposta culturale variegata e dinamica, in cui poter assistere alle evoluzioni della scena contemporanea.

Re:act è un tassello fondamentale della proposta culturale contemporanea della città di Foligno, rafforzando la vocazione di natura nazionale e internazionale.

‘Re: act’ nasce da Zoe e Spazio Zut e si arricchisce della collaborazione del Teatro Stabile dell’Umbria e del Comune di Foligno ed è inoltre uno dei  progetti di riferimento del nuovo Centro di Residenze Artistiche della Regione Umbria C.U.R.A..

Un progetto che  si rivolge a tutti, anche alle fasce deboli, grazie anche al nuovo progetto ZUT Mondi Possibili sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.

Re:act da quest’anno prevede anche una serie di incontri fra artisti e spettatori in un progetto a cura di Teatro e Critica.

‘Re: act’ 2018-2019, la stagione di teatro contemporaneo di Foligno, è stata presentata sabato 10 novembre nel corso di una conferenza stampa a Foligno nei locali dello Zut (corso Cavour, 83) da Emiliano Pergolari e Michele Bandini  (direttori artistici), il vicesindaco di Foligno e assessore alla cultura Rita Barbetti, il segretario generale della Fondazione cassa di risparmio di Foligno Cristiano Antonietti, in rappresentanza del Teatro Stabile dell’Umbria Bianca Maria Ragni e Adele BevilacquaMarco Betti di Indisciplinarte di Terni per Centro Residenze Umbre CURA, Ilaria Rossini e Lucia Medri di Teatro e Critica.

SPETTACOLI

“A VIRGINIE” – Lucia Calamaro

30 novembre 2018 ore 21.15

1 dicembre 2018 ore 21.15

2 dicembre 2018 ore 18.15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“I GIARDINI DI KENSINGTON” (STUDIO) – Sirna/pol

16 dicembre 2018 ore 18,15

(5 euro biglietto unico)

“IL VIAGGIO” – Teatro Medico Ipnotico

28 dicembre 2018 ore 18.15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“KOKORO + KUDOKU”

20 gennaio 2019 ore 18.15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“MEMORY BOX” – Zoeteatro

09 febbraio ore 21.15

10 febbraio ore 18.15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“BELLO MONDO” – Mariangela Gualtieri

Domenica 3 marzo 2019, ore 18,15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“QUINTETTO” – Aldes/Chenevier

Domenica 10 marzo, ore 21,15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“SCHIFO” – Two Little Mice

Domenica 7 Aarile 2019, ore 18,15

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

“COME VA A PEZZI IL TEMPO” – Progetto Demoni

Venerdì 12 aprile 2018, ore 17-18-19-21-22

Sabato 13 aprile 2018, ore 17-18-19-21-22

Domenica 14 aprile 2018, ore 17-18-19

Spettacolo all’interno di abitazione privata

(10 euro intero, 7 euro ridotto)

C.U.R.A. (Centro Umbro di Residenze Artistiche)

La Stagione Re:Act è un progetto all’interno di C.U.R.A. (Centro Umbro di Residenze Artistiche) che nasce dalla volontà di 5 soggetti della Regione Umbria attivi da anni nell’ambito delle discipline dello spettacolo dal vivo (Indisciplinarte srl di Terni, LaMama Umbria International di Spoleto, Ge.Ci.Te/Spazio Zut di Foligno, l’associazione Centro teatrale umbro di Gubbio, l’associazione Micro Teatro Terre Marique di Perugia). C.U.R.A., progetto sostenuto dal MIBAC nel trinennio 2018-2020  racchiude nel suo nome il nodo cardine del progetto: la volontà di istituire delle nuove pratiche per curare e favorire la crescita di nuove progettualità artistiche con strumenti innovativi che rispondano alle esigenze degli artisti, dei mediatori culturali e della società contemporanea con cui il tutto si confronta. Per info e richieste sulla programmazione degli spettacoli e sulle residenze scrivere a spaziozut.teatro@gmail.com.

Zoe/Zut/Teatro Stabile dell’Umbria

Alcuni degli spettacoli della stagione sono presentati in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria. A partire dalla prima edizione della rassegna Re:act questo importante rapporto ha facilitato l’ospitalità di alcuni artisti e spettacoli scelti e selezionati dalla direzione artistica di Zoe/Zut che hanno arricchito il cartellone e quindi la proposta culturale fornita alla città.

ZUT Mondi Possibili

Grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, la stagione Re:Act sarà ancora più la stagione di tutta la città; i voucher  di ZUT! Mondi Possibili  verranno infatti distribuiti  in modo tale da permettere a persone appartenenti alle fasce deboli di poter fruire gratuitamente di tutti gli spettacoli della stagione teatrale Re:Act 2018/2019 e tutte le altre attività come i laboratori teatrali di tessuti aerei (a cura di Circo Corsaro) e gli spettacoli della rassegna musicale Re: Play.

Bonus Cultura e/o carta del docente

Iscrivendosi al Bonus Cultura (rivolto a chi compie 18 anni nel 2018) e/o Carta del Docente (riservato agli insegnanti) è possibile richiedere di ricevere l’abbonamento alla stagione teatrale Re:act dello spazio Zut.

Teatro e Critica

Teatro e Critica realizzerà un percorso di visione costruito sul calendario degli spettacoli della stagione teatrale Re:act 2018/19 dello Spazio ZUT di Foligno. L’attività didattica punta a sostenere, accanto all’analisi critica, anche pratiche di accompagnamento alla messa in scena, di cura dei momenti di dibattito con gli artisti e di accoglienza e osservazione del lavoro residenziale. Gli incontri, in linea con le attività portate avanti da Spazio ZUT, offriranno ai partecipanti l’occasione di misurarsi l’habitat di un centro di produzione, residenza e spettacolo in maniera diretta e progressiva, esplorandolo nelle sue dinamiche interne, di interazione con gli artisti e di organizzazione creativa. Il progetto si propone dunque di aggiornare e implementare il bagaglio di strumenti di visione di chi sul territorio già opera e, allo stesso tempo, di favorire, professionalizzare e diversificare la natura delle esperienze sviluppate.

Teatro e Critica LAB è un format didattico modulare realizzato a partire dal 2011 nei più vari contesti, tra cui Sapienza. Università di Roma, Università di Genova, Romaeuropa Festival, Teatro Palladium, Teatri di Vetro, Short Theatre, Rieti. Invasioni Creative, Orizzonti Festival di Chiusi, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Teatro dell’Orologio, Teatro Argot Studio, Scuola Teatro Azione, Accademia Cassiopea.

DESCRIZIONE SPETTACOLI

A VIRGINIE – Lucia Calamaro                                                                          

Uno spettacolo desolato

30 novembre 2018 ore 21.15

1 dicembre 2018 ore 21.15

2 dicembre 2018 ore 18.15

scritto e diretto da Lucia Calamaro

con Benedetta Cesqui Monika Mariotti

produzione Teatro Stabile dell’Umbria

in collaborazione con Compagnia Malebolge, Rialto Sant’Ambrogio e con il sostegno del Teatro di Roma

biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 07557542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20)

biglietteria@teatrostabile.umbria.it

A Virginie è uno spettacolo desolato eppure ricco di humor. Lucia Calamaro racconta l’itinerario di un malato terminale attraverso l’accompagnamento, le cure e la degenza presso un ospedale qualunque, un posto strano in cui vivono la Madre della Paziente e la Dottoressa. In questa culla di nature ibride ingrossa e cresce il vuoto. E’ un non-luogo, non assomiglia a niente e alimenta con parole buie il mistero e la paura. Ci si affida a miracoli, preghiere e poi a un’ultima operazione impossibile, appiglio risolutivo che la medicina tende allo spirito. Definito da Franco Cordelli sulle pagine del Corriere della Sera come “il più bel testo di drammaturgia in lingua italiana degli ultimi anni”, A Virginie è un rito vitalistico, un percorso interiore in cui il tragico si trasforma in qualcosa che lo è sempre di meno, pervaso di una forte ironia che nasce dalla privazione.

Lucia Calamaro Si forma a Parigi (Thomas Richard, Le Coq, Philippe Gaullier) in scuole di teatro sperimentale, comincia la sua ricerca personale in America Latina. Nel 1998 ritorna a Parigi per continuare il suo percorso artistico e universitario, partecipando alla creazione di una nuova disciplina ETHNOSCENOLOGIE (studio comparativo di spettacoli in vivo), insieme al sociologo Jean Duvignaud fondatore della disciplina. Contemporaneamente si avvicina alla danza giapponese “buto” e al Clown con Philippe Gaullier; dal 1999 continua il lavoro sul clown con l’argentino Gabriel Chame, e l’assiste alla regia di vari spettacoli al Theatre du Tambour Royal, Paris. Poi, nel 2001 riparte su Roma con una borsa di specializzazione in Drammaturgia Antica e Versificazione, dove lavora soprattutto sulle Coefore e sull’Ippolito. Nel 2003 fonda la sua compagnia Malebolge.  La consacrazione definitiva arriva con il progetto “L’origine del mondo. Ritratto di un interno” (2012), composto di quattro capitoli, che vince tre premi Ubu nel 2012: miglior drammaturgia per Lucia Calamaro, miglior attrice protagonista per Daria Deflorian, miglior attrice non protagonista per Federica Santoro. Nel Terni Festival 2016 ha debuttato la sua ultima creazione “La vita ferma: sguardi sul dolore del ricordo”. Dal 2014 è docente di drammaturgia alla scuola Civica Paolo Grassi di Milano.

I GIARDINI DI KENSINGTON (STUDIO) – Sirna/Pol

16 dicembre 2018 ore 18,15

uno spettacolo di Elisa Pol e Valerio Sirna

con Elisa Pol e Valerio Sirna

elaborazione del suono Flavio Innocenti e Valerio Sirna

disegno luci Mattia Bagnoli

scultura di Mattia Cleri Polidori e Giulia Costanza Lanza

residenze artistiche Armunia, Carrozzerie n.o.t., Santarcangelo

un ringraziamento particolare a Barbara Bessi

progetto finalista premio Scenario 2017

STUDIO esito di Residenza Centro Regionale Umbro C.U.R.A.

Biglietto unico 5 euro

Prenotazioni

Tel. 3890231912 (dalle 15 alle 18)

spaziozut.organizzazione@gmail.com

ore 21.15 in Zut Gallery, incontro con gli artisti

a cura di Teatro e Critica

Un soggiorno. Pochi elementi delineano una certa atmosfera borghese, una poltrona, una lampada. Un oggetto non identificato aleggia e incombe sulla stanza. Due coniugi, con le loro presenze annoiate, sottili, tese, eleganti, dolci e litigiose, vicine e distanti, nell’intimità di non aver nulla da dirsi, tra i cali e i picchi fisiologici della relazione.  Un percorso drammaturgico suddiviso in tre atti: il litigio, il rifugio, il trasloco. Lo scorrere di un tempo imprecisato – un giorno, un anno, una vita – apre delle smagliature nella quotidianità; le pose più ovvie del vivere domestico -mangiare, sedere su una poltrona, leggere un giornale – si caricano di elementi inspiegabili e inaspettati. Il salotto si trasforma allora in un insieme di angoli, di miniature intime e riparate; talvolta in una distesa desertica, in cui svaniscono misure e coordinate. La percezione di uno spazio alterato consente l’emergere di unisoni svuotati di ogni funzionalità, in una ricerca coreografica sospesa tra gesto cristallino e sprofondamenti, fino al punto in cui tutti i parametri cartesiani del reale e del quotidiano si disciolgono.

Sirna/Pol è coppia artistica nata per il progetto I GIARDINI DI KENSINGTON, che ha le sue origini nell’esperienza del collettivo Agostino Bontà, di cui sono fondatori nel 2012 assieme ad altri tre artisti, incontrati durante il biennio di formazione “Scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano”.

ELISA POL – 1984. Si laurea presso Università degli Studi di Padova, Corso di Laurea in Filosofia. Nel 2007 fonda insieme a Maurizio Lupinelli la compagnia Nerval Teatro. Come attrice è in scena negli spettacoli: Marat, Magnificat, Amleto, Appassionatamente, Psicosi delle 4 e 48, Squarci dall’Ignoto, Le Presidentesse diretti da Maurizio Lupinelli e in Canelupo Nudo di Nerval Teatro per la regia di Claudio Morganti. Nel 2016 interpreta Ma perché non dici mai niente? Monologo di Lucia Calamaro.

VALERIO SIRNA – 1988. Si laurea presso L’Università La Sapienza, Corso di Laurea in Lettere. Lavora in qualità di performer con Habillè d’eau/Silvia Rampelli (Euforia), Teatro Valdoca (Cage’s parade), Giorgio Rossi (Sulla Felicità), ricci/forte (Some Disordered Christmas Interior Geometries, Imitation of Death – primo studio), Michele Rizzo (SPACEWALK), Muta Imago (Retour), Strasse (Drive_IN #4). Nel 2014, insieme a Leonardo Delogu, fonda DOM- con cui realizza la performance L’UOMO CHE CAMMINA.

IL VIAGGIO – Teatro Medico Ipnotico

28 dicembre 2018 ore 18.15

IL VIAGGIO- ovvero meno psicologia e più geografia

Burattinai : Patrizio Dall’Argine, Veronica Ambrosini

Burattini, scene, costumi: Patrizio Dall’Argine, Veronica Ambrosini

Assistenti: Virginia e Thea Ambrosini

Biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 3890231912 (dalle 15 alle 18)

spaziozut.organizzazione@gmail.com

ore 21.15 in Zut Gallery, incontro con gli artisti

a cura di Teatro e Critica

Questa è una storia animata con il linguaggio del Teatro d’Arte dei Burattini ed è sognante e crudele come una favola. C’era una volta una cattiva Direttrice Didattica che per colpa di una sola classe  di ragazzi difficili  non riusciva mai a  vincere il Premio per la “Miglior Scuola del Territorio” . Decide così di mandare la 2F in gita nei parchi dell’Emilia Occidentale a bordo di uno scalcinato furgone con la speranza di non vederli tornare mai più. Il Guardia Parco li avvertì: “ Ragazzi, se non volete correre pericoli, rispettate la natura e le sue regole!”. Ma i sette piccoli burattini( allergici ad ogni divieto) restarono vittima del loro entusiasmo e delle cattive abitudini del nostro tempo, non ascoltando la voce profonda della natura. E così, di guaio in guaio un solo burattino tornerà a casa…

ll Teatro medico ipnotico è stato fondato da Patrizio Dall’Argine. La compagnia produce spettacoli originali con il linguaggio del Teatro dei Burattini a guanto. Si dedica alla produzione di spettacoli forensi, itineranti, da tenersi all’aperto e al chiuso. Non ha una sede stabile e non riceve nessun tipo di finanziamento pubblico. Ha avuto importanti riconoscimenti nel settore del Teatro di Prosa e del Teatro di Pupazzi: Premio Eti-Scenario, Premio Campogalliani, Premio Benedetto Ravasio. Il magazzino della compagnia, che contiene quattro teatrini smontabili, le scenografie, fondali dipinti, pupazzi, sculture oltre a settanta burattini scolpiti nel legno, si trova presso la Corte di Giarola, sede dell’Ente Parchi dell’Emilia Occidentale, in località Collecchio, provincia di Parma. La compagnia nasce nel 2010, all’interno degli spazi del Castello dei Burattini- Museo Giordano Ferrari, uno dei più completi Musei al mondo nel settore del Teatro di Pupazzi. Dal 2010 ad oggi la compagnia ha realizzato 25 spettacoli originali, Dal 2010 ad oggi le recite complessive sono state 330, fatte presso Teatri, Festival, Circoli e piazze di molte località, paesi e città. Il motto della compagnia è “Il faut etre absolument contemporain.” Arthur Rimbaud

KOKORO di Luna Cenere + KUDOKU di Ninarello&Kinzelman                                         

20 gennaio 2019 ore 18.15

Spettacolo presentato in collaborazione con Il TEATRO STABILE DELL’UMBRIA

KOKORO

coreografia di Luna Cenere

con Luna Cenere

musiche di Gerard Valverde

Produzione Körper

SI CONSIGLIA LA VISIONE AD UN PUBBLICO ADULTO PER LA PRESENZA DI NUDO FEMMINILE IN SCENA

KUDOKU (solo) a seguire

Interpreti: Daniele Ninarello

Musiche dal vivo: Dan Kinzelman

Una produzione CODEDUOMO e NOVARA JAZZ

biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 07557542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20)

biglietteria@teatrostabile.umbria.it

Dopo lo spettacolo Carla Di Donato condurrà un incontro con i danzatori nell’ambito di “Il corpo che danza”

‘KOKORO’ è una singola parola giapponese che possiamo tradurre come il nostro ‘essere interiore’ ma che letteralmente abbraccia due parole/concetti, quali ‘la mente’ e ‘il cuore’. Questo assolo è la personale ricerca di un unicità dell’essere, un percorso interiore divenuto percorso fisico nello lo spazio, durante il quale il corpo nudo, attraverso la sua esposizione e specifica architettura, si trasfigura e diviene veicolo poetico facendo emergere immagini appartenenti e non ad un ‘mondo irreale’.

Luna Cenere è una danzatrice napoletana di 30 anni. Diplomata presso Movimento Danza , (Napoli) , dopo aver lavorato con diverse compagnie sul territorio Campano nel 2011 prosegue i suoi studi perfezionandosi alla SEAD, Salzburg Experimental Academy of Dance (Austria) Partecipa a festival internazionali come Il Festival Deltebre Danza, Impulstanz e la Biennale di Venezia. Nel 2016 diventa membro della Compagnia Agitart (Spagna) e della Compagnia Virgilio Sieni (Italia).

KUDOKU in giapponese indica il beneficio ottenuto dalla purificazione dei sensi: per Ninarello e Kinzelman è lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza.  Frutto di improvvisazioni a partire da uno schema prefissato, questo magma sonoro offre a Ninarello  la possibilità di creare inquietanti e nevrotiche interazioni, altrettanto improvvisate, tra la musica e il proprio corpo.

DAN KINZELMAN – Fra gli esponenti più originali della sua generazione in Italia e non solo, l’americano Dan Kinzelman (sax tenore, clarinetto) da anni ha intrapreso una strada di ricerca musicale che lo ha portato a essere uno tra i musicisti più richiesti e presenti sulla scena nazionale, sia come sideman che come bandleader e compositore. Collabora con importanti musicisti come Enrico Rava, Mauro Ottolini e Giovanni Guidi.

DANIELE NINARELLO – Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, danza con diversi coreografi internazionali, tra cui Bruno Listopad, Felix Ruckert, Virgilio Sieni. Dal 2007 presenta le sue creazioni in numerosi festival nazionali ed internazionali. Danza a fianco di musicisti e compositori di fama internazionale tra cui Kai Gleusteen, Ezio Bosso in occasione del suo concerto alla Lavanderia a Vapore di Collegno

MEMORY BOX – Zoeteatro

09 febbraio ore 21.15

10 febbraio ore 18.15

Regia e testo Emiliano Pergolari

Con David Rinaldini, Matteo Ciccioli

Scene e luci  Emiliano Pergolari, David Rinaldini

Progetto Video  Matteo Ciccioli, Emiliano Pergolari

Residenza Spazio ZUT 2018, Primo Studio (Open Beta) 31 Agosto- 1 Settembre, Festival Segni Barocchi (FOLIGNO)

Biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 3890231912 (dalle 15 alle 18)

spaziozut.organizzazione@gmail.com

Il passato è una sedia a dondolo. All’interno di una scatola.  O meglio, di una Memory Box.

“(…) Memory Box è  la vostra scatola dei ricordi, grazie alla quale avete la possibilità di ricominciare sempre da capo, di correggere e modificare  tutto quello che per voi è andato storto oppure che intendete  per qualsiasi motivo cancellare. Memory Box è la scatola che potete riempire a vostro piacimento, un album fotografico che cambia come volete voi, e a quel punto non avrete più bisogno di niente e di nessuno, i vostri sogni vi basteranno! (…)”.

Un uomo (il Soggetto 16) dondola all’interno della propria tana e ricorda il suo passato. Arriva un momento in cui vale la pena tracciare un bilancio, soppesare i successi e i fallimenti di  una vita. Quest’uomo è lì, e dondola, medita, alla ricerca di quel momento unico che ha cambiato la sua vita Siamo partiti da Krapp, uno dei personaggi simbolo dell’opera beckettiana, un uomo, solo, coi suoi ricordi,  e quel momento in cui tutto sarebbe potuto cambiare. Questa volta però la stessa situazione diventa un esperimento pubblico, la Memory Box.

ZOETEATRO è la compagnia nata all’interno dell’Associazione Culturale Zoe, formata da Michele Bandini ed Emiliano Pergolari, nasce nel 2004 dopo alcune significative esperienze professionali e formative tra le quali, fondamentale, quella con Marco Martinelli e il Teatro delle Albe. Il primo esperimento creativo della compagnia è “Vi e Ve”, che debutta al Festival di Santarcangelo nel 2004, grazie all’idea e al testo di Marco Martinelli, un “Metalogo nel regno delle ombre” fra Vittorini e Veronese. Dal 2004 ad oggi ha realizzato numerose produzioni artistiche che hanno debuttato nei maggiori festival nazionali e internazionali, prodotta e sostenuta negli anni per numerose produzioni dal Teatro Stabile dell’Umbria, è la compagnia sostenuta come residenza artistica dallo Spazio Zut (Coop. GECITE) , all’interno del quale realizza periodi di residenza e di formazione. La compagnia svolge con l’Associazione Zoe dal 2002, anche un’intensa attività di formazione teatrale con i giovani, adulti e bambini.

BELLO MONDO – Mariangela Gualtieri

Domenica 3 marzo 2019, ore 18,15

Rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri

con la guida di Cesare Ronconi

cura e ufficio stampa Lorella Barlaam

produzione Teatro Valdoca

con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena

Biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 3890231912 (dalle 15 alle 18)

spaziozut.organizzazione@gmail.com

ore 21.15 in Zut Gallery, incontro con gli artisti

a cura di Teatro e Critica

In Bello Mondo Mariangela Gualtieri cuce versi tratti soprattutto da Le giovani parole (Einaudi), uscito nel 2015, ma inserisce anche poesie da raccolte precedenti, al fine di comporre una partitura ritmica che passa dall’allegretto al grave, dall’adagio fino al grande largo finale, col suo lungo e accorato ringraziamento al bello mondo, appunto, con la sua ancora percepibile meraviglia. La natura e le potenze arcaiche della natura sono in primo piano, con un io in ascolto delle minime venature di suono, con un tu al quale vengono rivolte parole d’amore, senza tuttavia trascurare la fatica del tenersi insieme. Una sezione particolarmente intensa è dedicata alla madre, in uno scambio in cui i ruoli sbiadiscono e si invertono, in uno sbigottimento di fronte all’inspiegabile disimparare il mondo, allo scolorire dei connotati nella feroce e dolce vecchiaia, al suo insegnamento. Vi è poi a tratti un noi accorato, straziato, rotto o severo, esortativo, secondo lo spirito epico delle più vive opere del Teatro Valdoca. In questo nuovo rito sonoro la Gualtieri continua il cammino dentro l’energia orale/aurale della poesia, nella certezza che essa sia un’antica, attuale via alla comprensione e compassione del mondo.

Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.

Fra i testi pubblicati: Antenata (ed. Crocetti, Milano 1992), Fuoco Centrale (Giulio Einaudi ed. Torino 2003), Senza polvere senza peso (Giulio Einaudi ed., Torino 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, Mondaino 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, Roma 2007), Bestia di gioia (Giulio Einaudi ed., Torino 2010), Caino, (Giulio Einaudi ed., Torino 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca ed. Cesena 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016).

QUINTETTO – Aldes/Chenevier                            

Domenica 10 marzo, ore 18,15

di Marco Chenevier

di e con Marco Chenevier

produzione ALDES e TIDA (2013, con i l sostegno di Mibact e Regione Autonoma Valle d’Aosta)

con i l sostegno di MIBACT/Direzione Generale Spettacolo dal vivo, REGIONE TOSCANA/Sistema Regionale dello Spettacolo

Spettacolo vincitore del Be Festival – Birmingham 2015 | Inserito nella “Top 10 Comedy 2016” del quotidiano inglese “The Guardian” | Secondo premio del pubblico al Mess Festival –Sarajevo 2015 Primo premio per la danza contemporanea al Sarajevo Winter festival – 2013 | Secondo classificato al Next Generation festival – Padova 2013

biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 07557542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20)

biglietteria@teatrostabile.umbria.it

Il “5”, nell’esoterismo, è il numero che simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e il genio. Simboleggia anche l’evoluzione verticale, il movimento progressivo ascendente. Per l’esoterismo il “5” è il numero dell’uomo come punto mediano tra terra e cielo, e indica che l’ascensione verso una condizione superiore è possibile. Esso contiene la sintesi dei cinque sensi, il numero delle dita di un uomo, è la base decimale matematica, è il numero del pentacolo ed il numero della stella a cinque punte. Si tratta di una cifra dell’uomo, a cui gli uomini hanno attribuito significati trascendentali fin dalla notte dei tempi. Ma oggi c’è la crisi…

Il fondatore e direttore artistico di ALDES è Roberto Castello (Premio UBU speciale nel 1985 per ‘Il Cortile’ e nel 2003 UBU miglior spettacolo della stagione sez. teatro-danza con ‘Il migliore dei mondi possibili’). Gli altri autori del gruppo sono Stefano Questorio, Caterina Basso, Giselda Ranieri, Aline Nari, Davide Frangioni, Francesca Zaccaria, Andrea Cosentino e Marco Chenevier.

Marco Chenevier nasce ad Aosta il 4 luglio 1983. E’ coreografo, danzatore, regista e attore.

Danza in diverse compagnie tra Italia e Francia (Romeo Castellucci e Cindy Van Acker, Cie CFB451 in seno al CCN di Roubaix – Carolyn Carlson, Cie Lolita Espin Anadon,…).

Da subito interessato alla composizione coreografica sviluppa un percorso di ricerca a cavallo tra i generi, esplorando i confini tra i linguaggi della danza e del teatro.

Fonda e dirige per dodici anni la compagnia TiDA, luogo che diventa il suo principale strumento di produzione e sperimentazione.

Nel 2016 l’incontro con Roberto Castello mette in evidenza un’affinità intellettuale che porterà, durante il 2017, ad un accompagnamento sulla produzione “questo lavoro sull’arancia” e che si concretizzerà in una fusione tra le strutture di TiDA e ALDES, compagnia nella quale Chenevier entrerà con la sua équipe dal 2018.

E’ stato direttore artistico di diversi eventi tra cui il Festival “Morg-Ex Machina”, il “Roma Street Art Festival”, la rassegna itinerante “Le marmotte non dormono” e cura attualmente la direzione artistica del Festival T*Danse Danse & Technologie e di altri progetti speciali.

SCHIFO – Two Little Mice

Domenica 7 aprile 2019, ore 18,15

Spettacolo presentato in collaborazione con Il TEATRO STABILE DELL’UMBRIA

di Robert Schneider

con Kabir Tavani

regia Antonio Bannò

Vincitore Premio Scintille 2018

biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 07557542222 (giorni feriali dalle 16 alle 20)

biglietteria@teatrostabile.umbria.it

ore 21.15 in Zut Gallery, incontro con gli artisti

a cura di Teatro e Critica

Schifo è uno spettacolo che parla principalmente di immigrazione, di rapporti d’odio tra popoli con diverse culture che si trovano costretti a coabitare, di xenofobia; tematiche che tristemente sono oggi tanto attuali quanto lo erano nel 1993. Ma non è solo questo. Schifo ci racconta la situazione dell’Uomo solo ed emarginato in un Mondo che gli è tanto natio quanto estraneo, tanto indispensabile quanto avverso. Tutti noi siamo costantemente nella situazione di Sad, non solo responsabili ma anche partecipi dello schifo in cui è costretto ad andare avanti. Un monologo più che intimo, un soliloquio con se stessi alla ricerca di una risposta, di una giustificazione alla miseria che ci circonda. Un viaggio nella mente colpevole di un uomo innocente.

Kabir Tavani Dopo diversi anni di collaborazione con il gruppo Jobel completa la sua formazione presso l’Accademia del Teatro Stabile di Genova. Durante gli anni dell’Accademia frequenta diversi stage con maestri quali Eugenio Barba, Enrico Bonavera e Ivana Chubbuck.Tra il 2016 e il 2017 partecipa a diverse produzioni del Teatro Stabile di Genova tra cui “Il Gabbiano” di A. Checov per la regia di Marco Sciaccaluga. “The Kitchen” di A. Wesker per la regia di Valerio Binasco e “Il tempo di Planck” per la regia di Mario Iorio. Nel 2017 è in scena con “Il Viaggio di Enea” di Oliver Kemeid per la regia di Emanuela Giordano. Nel medesimo anno vince il prestigioso premio Hystrio alla vocazione.

Two Little Mice è un’associazione di professionisti che opera in ambito teatrale e cinematografico, nata dall’incontro tra Simone Formicola (attore diplomato presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano) e Riccardo Sirignano (regista laureato presso lo IUAV di Venezia e la SSS CISA di Lugano). Negli ultimi anni è stata attiva nella realizzazione di video e documentari per privati ed enti pubblici in Italia e all’Estero e della pluripremiata serie “Anime e Sangue” e dello spettacolo teatrale “io, Pindaro e Lapalisse”, vincitore dell’edizione 2017 di “Giovani Direzioni” organizzata dall’associazione teatrale MaMiMò in collaborazione con Karakorum e Manifattura K.

COME VA A PEZZI IL TEMPO – Progetto Demoni

Venerdì 12 aprile 2018, ore 17-18-19-21-22

Sabato 13 aprile 2018, ore 17-18-19-21-22

Domenica 14 aprile 2018, ore 17-18-19

Spettacolo all’interno di abitazione privata

di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele

Produzione Progetto Demoni, Capotrave/Kilowatt, Infinito srl.

Biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro

Prenotazioni

Tel. 3890231912 (dalle 15 alle 18)

spaziozut.organizzazione@gmail.com

ore 21.15 in Zut Gallery, incontro con gli artisti

a cura di Teatro e Critica

Lo spettatore entra in una casa disabitata da poco.  Ogni cosa è ancora al suo posto e il tempo sembra essersi fermato. Il silenzio amplifica il distacco tra i il visitatore e un luogo ancora muto.  Ma quella casa è stata vissuta ed è carica di segni che a poco a poco iniziano a parlare. Dal silenzio riaffiorano ricordi, momenti differenti, legati eppure distanti. Le porte, le stanze, gli oggetti, gli odori raccontano una storia, evocano le persone che hanno abitato quel luogo, le chiamano a ripetere scene già vissute.

“Le case non conservano fantasmi ma trattengono gli effetti degli ultimi gesti di vita.” (Elena Ferrante)

E’ una storia ridotta in pezzi, come la memoria di una vita, come un sogno ripercorso con la mente al risveglio. E’ l’ultimo canto di un luogo prima che il tempo lo faccia lentamente decadere.

“Le cose belle giungono a un certo punto e poi cadono e svaniscono, esalando memorie mentre si

distruggono”. (Francis Scott Fitzgerald)

Lo spettatore viene condotto dentro la storia, attraversando le stanze e nello stesso tempo le vite di chi le ha abitate, testimone discreto dell’eco di un passato che risuona ancora una volta. Tenuto sul limite tra mondo reale e mondo immaginario, potrà quasi toccare i due personaggi ma non intervenire perché tutto è già accaduto.

ALESSANDRA CROCCO e ALESSANDRO MIELE fondano nel 2012 la compagnia PROGETTO DEMONI realizzando come autori e attori due lavori ispirati a I demoni di Dostoevskij: le performance site-specific Demoni – Frammenti, presentate in vari festival tra cui Santarcangelo 2016, e lo spettacolo Fine di un romanzo selezionato da E45 Napoli Fringe Festival 2015.

Nel 2017, dopo una residenza a Sansepolcro (AR) per Kilowatt tutto l’anno, debutta al Napoli Teatro Festival lo spettacolo Lost generation ispirato alla vita e alle opere di Zelda e Francis Scott Fitzgerald.  Lo spettacolo viene replicato al Festival Nessuno Resti Fuori a Matera, a Ravenna nell’ambito della Stagione dei teatri di Ravenna Teatro e a Lecce, a conclusione del progetto La rivoluzione dei libri promosso da Progetto Demoni.   Nel 2018 debutta a Kilowatt Festival Come va a pezzi il tempo, una performance per pochi spettatori alla volta ambientata in una casa. Sempre nel 2018 si tiene in provincia di Lecce la prima edizione di Ultimi Fuochi, festival di teatro al tramonto in luoghi segreti ideato e diretto da Alessandra Crocco e Alessandro Miele.

TEATRO E CRITICA LAB

Calendario percorso di visione

16 dicembre:

  • 16:00-18:00- incontro di introduzione critica al lavoro
  • 18: 15- visione dello Studio di   I Giardini di Kensington (Sirna/Pol)
  • 21:15- incontro con gli artisti

28 dicembre:

  • 16:00-18:00: incontro di introduzione critica al lavoro
  • 18: 15: visione dello spettacolo ll Viaggio (Teatrino Medico Ipnotico)
  • 21:15- incontro con gli artisti

3 marzo:

  • 16:00-18:00: incontro di introduzione critica al lavoro
  • 18: 15: visione dello spettacolo Bello Mondo (Mariangela Gualtieri)
  • 21:15- incontro con gli artisti

7 aprile:

  • 16:00-18:00: incontro di introduzione critica al lavoro
  • 18: 15: visione dello spettacolo Schifo(Kabir)
  • 21:15- incontro con gli artisti

14 aprile:

  • 16:00-18:00: incontro di introduzione critica al lavoro
  • 19: 00: visione dello spettacolo Come Va a Pezzi il Tempo(Miele/Crocco)
  • 21:15- incontro con gli artisti

Costo del Laboratorio TeC (5 incontri più 5 spettacoli)                                         80 euro

Costo del Laboratorio TeC con Cena (5 incontri,5 spettacoli,5 cene)              130 euro

Costo del Laboratorio TeC più Cena più l’Hotel (in camera doppia)         280 euro

Costo del Laboratorio TeC più Cena più l’Hotel (in camera doppia uso singola)  380 euro

ABBONAMENTI

ABBONAMENTO 9  SPETTACOLI

70  euro

ABBONAMENTO 9 RIDOTTO (sotto 25 anni)

 50  euro

ABBONAMENTO 5 SPETTACOLI

 35 euro

ABBONAMENTO 5 RIDOTTO (sotto 25 anni)

25 euro

Riduzioni

Sotto i 25 anni di età, ospiti City Hotel, iscritti al Wuemme Club

INFO E PRENOTAZIONI

BIGLIETTERIA ZUT

  1. 389 0231912 (orario biglietteria 15-19)

spaziozut.organizzazione@gmail.com

BIGLIETTERIA TSU

  1. 07557542222 (tutti i giorni feriali dalle 16 alle 20)

biglietteria@teatrostabile.umbria.it

RE:ACT

Rassegna di teatro contemporaneo 2018/19 a cura di ZUT & Zoeteatro

Nell’ambito del Progetto C.U.R.A. – Centro Umbro di Residenze Artistiche

Con il contributo di:

Comune di Foligno

Regione Umbria

Ministero per le Attività Culturali

Fondazione Cassa Di Risparmio Di Foligno

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