Maxi evasione, c ‘ è anche un folignate indagato nell’inchiesta sulle fatture false per mezzo miliardo di euro.

Un uomo di 50 anni di Foligno è tra gli indagati dell’inchiesta della Procura di Brescia che ha portato alla luce una maxi evasione fiscale di oltre mezzo miliardo di euro. Ventidue arresti per associazione a delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla frode fiscale. E’ il bilancio dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Brescia insieme alla locale Procura della Repubblica, che ha portato alla scoperta di un “laboratorio” di evasione fiscale e di mezzo miliardo di euro di “false operazioni “, con circa 80 milioni di illeciti guadagni e riciclaggio internazionale dei proventi. L’operazione ” Evasione continua ” ha portato 15 persone in carcere e cinque ai domiciliari. Due sono all’estero e non sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare. Ottantacinque sono gli indagati tra Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Perugia, Lodi; tra gli 85 indagati a piede libero c ‘è anche un 50enne di Foligno e un monsignore che avrebbe favorito il tentativo di aprire un conto allo Ior sul quale depositare i soldi frutto dell’evasione. Tra i 20 arrestati, invece, ci sono tre commercialisti e altrettanti avvocati. Il gruppo avrebbe portato all’estero i soldi depositati su conti correnti in Croazia e Ungheria ” Siamo davanti ad un vero e proprio laboratorio a Brescia dell’evasione fiscale “, ha detto il procuratore aggiunto Carlo Nocerino che con la collega Claudia Passalacqua ha coordinato l’inchiesta.