Donna di Gubbio uccisa dal figlio a Roma con una fiocina da sub

L’ennesimo dramma in famiglia che si è consumato a Roma. Emanuela Fiorucci, originaria di Gubbio, è stata uccisa dal figlio William Leo, di 37 anni, con un coltello da sub. Emanuela ha tentato di difendersi dall’aggressione del giovane, soprattutto quando il figlio le ha puntato addosso un fucile subacqueo. Ha cercato di proteggersi il volto ma la fiocina le ha trapassato la mano e quindi la testa. Quando sono arrivati i Carabinieri con i Vigili del Fuoco hanno trovato il corpo della donna disteso a terra, con la fiocina ancora infilata nella testa, e poco lontano anche del figlio, ancora vivo, che aveva tentato di uccidersi allo stesso modo. Il 37 enne è ora ricoverato in condizioni disperate all’Ospedale Sant’Eugenio. Emanuela era rimasta vedova da qualche anno, il giovane non sembra fosse in cura presso servizi psichiatrici, anche se secondo il medico di famiglia soffriva di questo genere di disturbi. Una famiglia benestante, con la signora Emanuela originaria di Gubbio, che aveva ereditato beni immobili e terreni, soprattutto in Umbria, nella città dei Ceri.  Il movente dell’omicidio resta misterioso anche perché sembra che in casa non ci fossero problemi particolari. Molto probabilmente William Leo è stato colto da un raptus di follia, forse in seguito a una lite scoppiata con la madre nella prima mattinata. Dopo averla uccisa ha tentato una messinscena , dando fuoco alla cucina e chiamando i soccorsi, prima di decidere di farla finita. Emanuela era conosciuta a Gubbio dove si recava spesso a trovare parenti e conoscenti, oltre a verificare le condizioni delle sue proprietà.