Perugia, prima chiede aiuto alla polizia e poi dice di non averne più bisogno: un 23enne algerino scoperto con in tasca un telefono non suo

PERUGIA – Chiede l’aiuto della polizia perché inseguito da persone che vorrebbero picchiarlo, poi cambia idea e dice di non averne più bisogno. Insospettiti, i poliziotti procedono al controllo e scoprono che un pregiudicato per minacce aggravate aveva in tasca un telefono non suo. La polizia ha provveduto così alla denuncia per ricettazione di un 23enne algerino.

Ha chiamato il 113 poco dopo le 20:00, chiedendo aiuto perché inseguito da 4 cittadini stranieri che, a suo dire, stavano cercando di raggiungerlo per picchiarlo. All’arrivo in strada Eugubina, i poliziotti rintracciavano l’uomo, un 23enne algerino che appariva da subito in stato di forte alterazione da alcoolici. Con i pensieri confusi e l’eloquio impastato, rispondeva alle domande dei poliziotti in modo evasivo, cercando di spiegare di non aver più bisogno del loro intervento. Agli agenti riferiva di aver chiamato il 113 perché poco prima si trovava nell’abitazione di un amico, del quale non sapeva indicare le generalità, quando ad un certo punto aveva notato che un altro ospite aveva in mano un telefono che, a suo dire, corrispondeva a quello del quale aveva denunciato il furto qualche tempo fa ai carabinieri di Castel del Piano.

Dopo aver chiesto all’uomo di restituirglielo, avendo questi opposto diniego, aveva approfittato di un momento di distrazione e lo aveva preso, fuggendo poi dall’appartamento. Il gesto, però, era stato notato dal proprietario del telefono che, con altri 4 stranieri, si era messo al suo inseguimento riuscendo, dapprima a raggiungerlo. L’algerino, però, era riuscito a fuggire e a seminare i suoi inseguitori. Non essendo affatto convinti dal racconto dell’uomo, i poliziotti procedevano a controlli approfonditi dai quali emergeva che lo straniero avesse effettivamente sporto denuncia di smarrimento del proprio telefono. Perquisito, in tasca gli agenti trovavano effettivamente uno smartphone. Le verifiche, tuttavia, rilevavano altresì che il telefono trovato in tasca all’uomo non corrispondeva con quello del quale era stato denunciato lo smarrimento.

Data la fumosità della ricostruzione dei fatti riferita dall’algerino, i precedenti a suo carico per minacce aggravate e l’assoluta incapacità di fornire anche vaghi elementi per individuare il luogo dell’appartamento e l’identità dei presunti aggressori, lo straniero veniva accompagnato in Questura e denunciato per ricettazione.

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