Il Governo taglia il Superbonus, ricostruzione post-sisma a rischio: in difficoltà famiglie e imprese

La stretta decisa dal governo sul “Superbonus” mette nei guai l’Umbria e le zone terremotate della nostra Regione.  Il decreto che mette fine allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti d’imposta sui lavori edilizi, presentato a sorpresa ed approvato in Consiglio dei ministri, sta sollevando una serie di polemiche. L’opposizione attacca e protestano le associazioni dei disabili, i cittadini e i sindaci terremotati, le imprese edilizie ed i professionisti impegnati nei lavori. Il decreto del governo Meloni blocca lo sconto in fattura e cessione del credito nei pochi casi in cui erano ancora previsti. I professionisti che lavorano nelle zone terremotate hanno annunciato che non presenteranno più pratiche e progetti. La stretta sui bonus destinati alla ricostruzione legata al sisma rischia di paralizzare interi territori dell’Umbria. ” La nuova stretta sul Superbonus rischia di avere effetti devastanti sulle economie locali”, ha commentato Giacomo Calzoni, presidente di Ance Perugia. In Umbria gli interventi con il Superbonus riguardano quasi 9.000 edifici per oltre due miliardi di investimenti. A rischio non solo migliaia di famiglie ma anche centinaia di imprese umbre. “La furia del Governo nazionale, sempre di più focalizzato a spazzare via quanto fatto dai precedenti, cancella superbonus e sconto in fattura, dando un durissimo colpo alla ricostruzione del terremoto 2016 ma anche a quella del sisma 2023 di Umbertide e Perugia”, afferma il capogruppo del Pd dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Simona Meloni. Per la Meloni si rischia “di mettere su un binario morto la ricostruzione post sisma”. Il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, riferisce al “Corriere Adriatico” che è stato avviato un contatto con Palazzo Chigi e Ministero dell’Economia “per cercare di correggere il tiro”. Castelli ipotizza eventuali correzioni “in sede di conversione”. Poi avverte: “Nelle zone del cratere o si mantengono la cessione del credito e lo sconto in fattura collegato al 110% o si dovrà aumentare il contributo parametrico”. Durissimo il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi. “Siamo stupiti e sconcertati per un provvedimento approvato di notte dal Consiglio dei Ministri: mortifica la ripartenza che era appena cominciata”. Il primo cittadino di Amatrice fa sapere di aver informato i cittadini che “se il provvedimento rimarrà com’è e non ci saranno emendamenti, nulla potrà essere fatto per chi non ha ancora depositato il progetto”. “Se non ci saranno cambiamenti – annuncia Cortellesi – saremo costretti a mettere in campo azioni clamorose”. Per ora non arrivano commenti da parte dell’Anci Umbria e dei sindaci delle zone terremotate.