Spunta Omicron 2, la sottovariante meno aggressiva: nessun caso in Umbria. Calano le prime dosi ma arriva Paxlovid il farmaco anti-Covid

La curva ha imboccato la discesa ormai da diversi giorni. Il calo dei positivi – come dimostrano anche i dati di oggi registrati in Umbria – si sta riflettendo sul numero dei ricoverati nei raparti normali di area medica (192 questa mattina) e in rianimazione (6). Purtroppo ancora tante vittime (anche oggi 4 decessi). Se la curva della quarta ondata scende, le richieste di intervento per rivedere il sistema delle restrizioni riprende quote. Oltre alle fasce di colore, c’è attesa per le regole della quarantena per gli studenti. La soluzione sembra vicina: una circolare dovrebbe chiarire che nei casi di positività che fanno scattare la dad , i ragazzi si intendono in auto-sorveglianza e non più in quarantena. Nel frattempo però l’attenzione di molti esperti si sta concentrando sulla sottovariante BA.2, ribattezzata Omicron 2. In Italia è attualmente presente in 9 Regioni ed è pari all’ 1% delle sequenze classificate come Omicron. E’ stata segnalata in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana. ” Sono stati rilevati alcuni casi della variante Omicron 2 – ha dichiarato Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute –  che però non differisce molto nelle caratteristiche rispetto ad Omicron 1″. La variante dominante di Sars-CoV-2 denominata Omicron in realtà comprende più “varianti sorelle”. La BA.2  si distingue da quella predominante per alcune mutazioni sulla proteina Spike con il quale il virus aggancia le cellule umane. Per l’infettivologo genovese Matteo Bassetti ” sembra certo che non aumentano i ricoveri per episodi gravi. Quindi, Omicron 2 morde meno, soprattutto nei vaccinati, come del resto Omicron”. Quello che, invece, preoccupa di più è un rallentamento che si registra nelle prime dosi. Nell’ultima settimana, tra il 19 e 25 gennaio, le prime dosi per le fasce di età più a rischio sono scese del 25% rispetto ai sette giorni precedenti, soprattutto tra gli over 50. C’è però da dire che vista l’alta trasmissibilità della variante Omicron, il numero dei guariti è destinato a crescere, come abbiamo visto negli ultimi giorni anche in Umbria. Anche perché il ceppo ha contagiato molte persone con oltre 50 anni di età. Si tratta di persone non tenute all’obbligo vaccinale almeno per i prossimi mesi. In poche parole, la spinta alle prime dosi per gli over 50 nei giorni successivi all’entrata in vigore del decreto del 5 gennaio scorso, aveva avuto un forte scossone, ma ora si sta affievolendo.  Una flessione per certi aspetti prevedibile. La platea dei non vaccinati si restringe sempre di più e intercettare gli ultimi indecisi o contrari al vaccino è sempre più complicato. Intanto l’Ema ha dato l’ok a Paxlovid, il farmaco anti-Covid per via orale prodotto da Pfizer. E’ raccomandato per il trattamento negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e ad alto rischio che la malattia diventi grave.