AUTO DI ROM UCCIDE E FERISCE L’EPISODIO SCATENA POLEMICHE RECIPROCAMENTE STRUMENTALI. RIFLETTIAMOCI…..

E’ un po’ il vizio del dibattito politico italiano: si trae spunto da un episodio grave, magari doloroso, e ci si imbastisce sopra una rovente chiacchierata, preoccupandosi più di affermare le tesi della propria parte che di individuare razionali soluzioni.

L’ultimo esempio è ancora una volta significativo: a Roma un’auto ‘impazzita’ con tre rom a bordo non solo uccide una persona,ma ne ferisce otto, e subito si scatenano sia la ‘requisitoria’ degli anti-rom , sia il facile buonismo di chi si erge a tutore di ‘’quei poveretti’’.

La sensazione di ‘Ringhio’’ è che sbaglino gli uni e gli altri. Entrambi appaiono mossi da ragioni ‘’di bottega’’.

Su un fronte si coglie al volo la palla di quel terribile fattaccio per tornare a gridare che i campi-rom vanno rasi al suolo, sull’altro si osserva che certe posizioni testimoniano ‘’orribile razzismo’’.

Esagerazioni opposte! In realtà il problema-rom esiste non perché ci siano fette di territorio adibite ad ospitare, in modo stanziale, migliaia di persone (per lo più italiani) che, di fronte alla legge, sono trattate in maniera diversa dagli altri cittadini: non pagano tasse sulla casa, né avvertono l’esigenza di doveri comunemente imposti alla collettività. Per questi dettagli la voce dello Stato (cioè dei Comuni) dovrebbe essere davvero tonante: cioè case, non campi. Che, siamo franchi, sono anche ricettacolo di gente che rubacchia e,mendicando, sfrutta i minori.

Insomma di fronte alla legge tutti hanno da essere uguali: anche i rom insomma.

Dalla parte opposta si ergono a paladini quelli che si battono contro la ‘’rom-fobia’. Non potrebbero, anche loro, affrontare di petto la questione cercando non di fare gli avvocati difensori del ‘’colpiti dal razzismo’’, ma tentando di essere i plasmatori di convivenze che evitino angoli di separatismo territoriale. Angoli talora senza dubbio pericolosi.

Dunque, superata fra un paio di giorni l’ubriacatura elettorale, potrebbe scattare il momento di riflessioni mature capaci di spingersi oltre il terrificante episodio di Roma e i mille altri fattacci che spesso hanno dato fiato alle ‘‘trombe’’ di contrapposte polemiche.

RINGHIO

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