LE FONDAZIONI DI VILLA FIDELIA

Nostradamus/ Sulla strada per Spoleto, da dove aveva promesso, dopo quella su Perugia, una “cronaca politica” dell’estate culturale fra vecchia e nuova amministrazione, Nostradamus ha fatto una sosta a Villa Fidelia, a Spello. Anche qui sono vistosi i segni del passaggio istituzionale, ma mentre nei Comuni la volta è avvenuta, a Villa Fidelia, della quale è proprietaria la Provincia di Perugia, il ricambio amministrativo deve ancora prodursi. Per la nuova Provincia si voterà il 28 settembre e per ora resta in carica la cessata amministrazione. Progetti di valorizzazione della Villa la vecchia Provincia non ha avuto più i mezzi per attuarli. Il tempo, sì, c’è stato, e ha dato vita fino all’ultimo ad alcuni apprezzati tentativi di calendarizzare gli appuntamenti di varia natura, da quelli invernali a quelli, molto recenti, dei frequentatissimi “Giorni delle rose”, resi possibili dall’intesa fra la Provincia di Perugia e i Garden Club dell’Umbria.
Intanto, sullo scacchiere di Villa Fidelia sono cominciate già le prime mosse. Mentre si attende la nuova maggioranza che governerà la Provincia di Perugia, il Comune di Spello è andato verso la riconferma del centro sinistra. Sono cambiati gli uomini e le donne, ma la precedente maggioranza spellana sembra addirittura essersi rafforzata mettendo uomini-chiave di comprovata esperienza in alcuni gangli vitali della comunità locale, oltre che, ovviamente, in Comune.
Su Villa Fidelia, in questo scenario, si sono di nuovo accesi i riflettori e a puntarli sul bene architettonico e ambientale c’è l’amministrazione di Spello, si pensa la stessa Regione, vai a vedere in che tipo di rapporto con la nuova Provincia del 1° ottobre, che non avrà più compiti e funzioni di natura culturale.
Il patrimonio di Villa Fidelia sembra, però, fin da ora molto appetito. A differenza del Cerp – la struttura espositiva per ora non ha suscitato particolari bramosie da parte della Città di Perugia – Villa Fidelia è già concupita. Ne fa fede la proposta di collocarvi la “Fondazione Sergino Piazzoli”, in ricordo dell’organizzatore di spettacoli che proprio in questo Parco ha portato molta musica d’autore agendo per molti anni come uomo di grande fiducia della Provincia.
A Nostradamus la proposta dà l’idea che qualcuno cerchi casa per progetti che la mutata geografia della mutata maggioranza comunale di Perugia potrebbe non condividere più. La mentalità “cittadina” deve fare di necessità virtù, emigrare in campagna, prendere alloggio nella Valle Umbra per estati di fastosi concerti. Se poi sbagliasse o andasse a pensare male dove non c’è che un atto d’affetto di amici e compagni verso un loro capo riconosciuto che non c’è più, Nostradamus pensa che, ugualmente, la progettata “Fondazione” non farebbe altro che imbalsamare Villa Fidelia perché, di fatto, si pone il problema del Parco ma non quello della valorizzazione della Palazzina, larga, per quanto piccola struttura, rispetto alle presumibili esigenze di una “Fondazione” per pensionati di tante attività culturali di tanti anni fa. Ormai, anche nella gestione dello spettacolo dal vivo sono cambiate rispetto alla gestione – che tutti abbiamo condiviso – di Sergino Piazzoli e se di “Fondazioni” proprio si deve parlare, piacerebbe farlo nel senso di quelle architettoniche settecentesche della Villa, vera, possibile scoperta per un suggestivo sviluppo dell’anima “illuminata” della proprietaria della Fidelia, Teresa Grillo di Genova, vissuta tra il 1680 e il 1762.
Un futuro significativo Villa Fidelia non potrà non averlo e, come l’indomani dell’acquisto nel 1974, da parte della Provincia, Nostradamus si augura che le proposte di utilizzazione diventino tante, variegate, organizzate, strutturate, in modo che si possa decidere al meglio. Anche – se non soprattutto – con la presenza “patrimoniale”della Provincia di Perugia, la cui esperienza in questo campo, negli ultimi anni è stata preziosa, da non disperdere.

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