Il terrore continua ad angosciare nel mondo milioni di persone che sanno di doversi difendere, ma in genere non sanno da chi.

Ancora un aeroporto. Strage anche ad Istanbul. IL governo turco non esita a puntare l’indice contro l’Isis. Ma è sempre più chiaro che non si tratta di indicare nel dettaglio mandanti ed esecutori, giusto per stringere gli sguardi su colpe immediate e su colpevoli più o meno presunti. Il fatto è che sempre di più si diffonde, nel mondo, la paura di frequentare luoghi affollati. IL terrore, l’angoscia, la sfiducia nelle proprie possibilità: sono proprio gli ingredienti che l’Isis e compagnia brutta desiderano diffondere in mezzo alla gente ‘’miscredente’’, addirittura in mezzo a quelli che credono come loro, ma forse non tanto quanto si pretenderebbe. Riflettemmo, qualche mese fa, sui vuoti che si erano registrati a Roma all’indomani degli attentati francesi e degli ulteriori annunci di ‘’azioni’’ da realizzare proprio attorno al Vaticano. Calo vistoso delle presenze, prenotazioni negli alberghi ritirate, crollo dei prezzi pur di chiamare qualche coraggioso. Ora, da qualche settimana, Roma sembra che abbia un po’ ripreso a respirare: si sono rivisti turisti, le prenotazioni hanno ricominciato a crescere. Comunque è evidente che angoscia la libera circolazione, in ogni parte del globo, di ‘’signori e signorine’’, disposti ad immolare la propria vita pur di seminare morte e distruzione. E d’altronde che si fa? Si vieta La libera circolazione di persone che, fino a prova contraria, sono insospettabili?

Rimangono, incalzanti, gli interrogativi di milioni di persone che sanno di doversi difendere, ma non sanno quasi mai da chi.

RNGHIO

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