LA DEMOCRAZIA COSTA, LA TIRANNIDE E’ GRATIS

di Pierluigi Castellani

Non si sta riflettendo mai abbastanza sullo stato di salute della democrazia e sul mutamento della geopolitica, che vede  l’attenzione del mondo spostarsi verso l’Est per la prevalenza di attori come la Russia e la Cina, mentre si assiste ad un lento appannamento della leadership americana. a cui fino ad ora si sono ancorate le democrazie occidentali. C’è un dato che deve far riflettere: solo il 20% della popolazione mondiale vive oggi in democrazia. Su queste cose ha invece riflettuto Luciano Violante nel suo ultimo lavoro, recentemente pubblicato da Marsilio , dal titolo ” La democrazia non è gratis. I costi per restare liberi”. Sono sufficienti alcune considerazioni per restare vigili sul destino della democrazia. Infatti quando nel 1989 ci si era illusi sul definitivo affermarsi del modello occidentale tanto che qualcuno decretò anche la fine della storia, oggi invece dobbiamo constatare che, quella che Violante chiama la “tirannide elettiva”, ora al potere dalla Russia di Putin alla Cina di Xi Jinping passando per l’Ungheria di Orban, per la Turchia di Erdogan, per l’India di Modi, è al governo di più della metà del mondo. E questo sposta nell’ est asiatico la leadership della “governance globale”. Molti sono gli indizi che rivelano una certa stanchezza della democrazia come l’assalto a Capiton Hill e la sfida che i paesi a guida autocratica portano al modello occidentale ed al nostro stile di vita. Ma è soprattutto a preoccupare la stanchezza della democrazia , che si nota nella disaffezione alla politica con l’aggravarsi dell’astensione al voto, che riflette il rifugio nell’egoismo individualista sollecitato dalla demagogia populista, che può far scivolare pericolosamente nella suggestione verso l’autoritarismo. Se la politica fa schifo e non serve a risolvere i problemi dei singoli allora vale correre il rischio di affidarsi all’uomo solo al comando senza quel costoso apparto delle rappresentanze istituzionali, camere parlamentari, istituti di garanzia ed altro. Ed allora come invertire la rotta? Secondo Violante occorre aver ben presente che la democrazia costa e che il costo sono i doveri. I doveri che gravano su tutti i cittadini ed il cui rispetto non solo garantisce e riequilibra i diritti ma fa riscoprire il senso della comunità e del comune destino. Naturalmente non è facile invertire la rotta, ma è l’unico modo per riaffermare il valore della democrazia, che solo quando è partecipata e vissuta da tutti può vincere la sfida con la “tirannide elettiva”. Il nuovo modo di fare politica non deve essere sempre schiacciato sul presente con slogan demagogici e populisti, la politica, suggerisce Violante, deve essere pedagogica, deve educare i cittadini al rispetto dei doveri ed al farsi carico tutti del costo della politica. Non a caso Violante nel suo snello volume cita, quasi ad esergo, un passo dell’ultimo discorso di Aldo Moro: ” Questo paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere “. E’ una riflessione a cui nessuno può sottrarsi.

Luciano Violante, ” La democrazia non è gratis. I costi per restare liberi”, Marsilio Editori, Venezia, 2023