I furbetti del reddito di cittadinanza in Umbria: la Finanza denuncia 80 persone. Falsi poveri e documentazione fasulla

Sono una ottantina  le persone denunciate dalla Guardia di Finanza dell’Umbria, in un anno,  per aver preso il reddito di cittadinanza senza averne diritto. I controlli in materia di prestazioni sociali agevolate e, in particolare, quelli relativi al “reddito di cittadinanza”, svolti anche in collaborazione con l’ Inps, hanno permesso di intercettare in Umbria oltre 700 mila euro indebitamente percepiti. Oltre a circa 30 mila euro di contributi richiesti e non ancora riscossi. Un numero rilevante di furbetti che hanno tratto in inganno con artifici vari lo Stato. Veri e propri imbroglioni che però sono stati scoperti e denunciati dai militari dei due comandi provinciali di Perugia e Terni. Tra di loro c’è chi ha utilizzato documenti falsi, chi ha attestato cose non vere e chi ha omesso informazioni dovute.  Per tutti è scattata la denuncia e la segnalazione all’ Inps per la revoca ed il recupero di quanto nel frattempo percepito. Qualcuno ha pensato bene, ad esempio,  di nascondere i dati sulla disponibilità patrimoniale oppure di dichiarare redditi minori di quelli realmente detenuti. La pena prevista per chi presenta dichiarazioni o documenti falsi  o attestanti cose non vere va da due a sei anni di reclusione. E’ prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi è comunque prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito. Il comandante regionale della Guardi di Finanza, generale Benedetto Lipari ha ricordato proprio ieri ” l’impegno ” delle Fiamme Gialle  ” a tutto campo a tutela di famiglie e imprese in difficoltà” ma nello stesso tempo controlli determinati nei confronti di persone che abitualmente vivono di espedienti cercando di raggirare il prossimo.