Perugia, falso certificato di guarigione dal Covid: medico e paziente indagati

La Procura della Repubblica di Perugia chiede di processare un medico di famiglia dell’Usl Umbria 1 e una sua paziente. Lo fa dopo aver chiuso le indagini su un presunto certificato falso di guarigione dal Covid, nonostante la donna non fosse mai stata positiva. Il tutto – secondo l’accusa – per ottenere il green pass. A segnalare l’iniziativa dei magistrati perugini è “Il Corriere dell’Umbria” in un articolo che ricostruisce l’intera vicenda. A fare le indagini sono stati i Carabinieri del Nas dell’Umbria. Secondo i militari dell’Arma una 64enne dipendente di un’amministrazione pubblica avrebbe convinto il suo medico a redigere il certificato di guarigione. Certificato fatto alla fine di gennaio e inserito nel sistema sanitario, consentendo alla donna – attraverso la piattaforma nazionale – di ottenere la certificazione verde. Dall’attività investigativa dei militari del Nas sarebbe emerso che la donna era risultata positiva ad un tampone antigenico a fine 2021 ma negativa a quello molecolare. I due indagati avranno ora trenta giorni di tempo per produrre memorie, documenti e chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio, poi sarà il Gup del Tribunale di Perugia a stabilire se i due, accusati di falso ideologico e materiale, sono realmente responsabili delle accuse mosse dalla procura della Repubblica,.