Sanità, Pd chiede chiarezza su concorso operatore socio-sanitario. Usl 1: “Tutto ok”

“Fare chiarezza sul concorso per Oss indetto dalla Asl Umbria 1. Verificare possibile fuga di notizie e ingerenze indebite”, lo chiedono il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Simona Meloni insieme ai consiglieri Michele Bettarelli e Fabio Paparelli alla giunta regionale dell’Umbria. I tre rappresentanti della minoranza, tutti del partito democratico, annunciano un’interrogazione all’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto. “Prendiamo atto – sostengono i consiglieri dem – che il concorso per 94 posti da operatore socio sanitario, indetto dalla Asl Umbria 1, sarebbe stato oggetto di alcune sospette fughe di notizie oltre che di indebite ingerenze attribuibili a professionisti del settore della formazione, non estranei al mondo politico che, se verificate, metterebbero a rischio la legittimità delle procedure messe in atto. Ci auguriamo che la giunta regionale faccia al più presto chiarezza sull’accaduto a tutela dei 7 mila candidati che da tutta Italia hanno avanzato la propria candidatura e, a partire dal prossimo 13 aprile, prenderanno parte alle prove concorsuali”. Una fuga di notizie che  sta creando forti malumori e diverse preoccupazioni. Le date previste per le prove erano quelle del 5, 6 e 7 aprile, poi rinviate in quanto contemporanee  con le elezioni delle Rsu della funzione pubblica. Per questo le prove sono state spostate al 13, 14 e 15 aprile ma proprio a questo punto si verifica una cosa assai strana: a dare la notizia non è la Usl 1 ma alcuni canali social. Ma c’è di più: spuntano gruppi Facebook  che sulle proprie pagine anticipano il diario delle prove di concorso o addirittura organizzano viaggi in bus per trasportare a Perugia candidati di altre regioni. Sembra anche che dietro a tutto questo ci siano personaggi in qualche modo impegnati in politica. Naturalmente sono circostanze tutte da verificare e molto probabilmente saranno le stesse forze dell’ordine ad occuparsi della vicenda e ad approfondire tutti gli aspetti. La Usl Umbria 1, a sua volta, sottolinea “il rispetto dei principi di trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa” . Insomma, per la Usl 1 la procedura gestita congiuntamente dalle Aziende sanitarie e ospedaliere regionali è stata corretta e trasparente, desumibile “anche dal sistema di tracciamento informatico aziendale”.  Tutto bene quindi ? Non del tutto, tanto che i consiglieri regionali Meloni, Bettarelli e Paparelli chiedono alla giunta regionale di fare chiarezza sull’intera vicenda.