Addio al Maresciallo Massaccesi, Del Sette: “Non resterete soli, l’Arma non dimentica”  

Da 48 ore Massimo Massaccesi riposa in pace nel piccolo cimitero di famiglia. Sono stati in molti a portare ieri l’ultimo saluto al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Nocera Umbra. Non mancava proprio nessuno, soprattutto brillava la compattezza e la vicinanza della grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri. Non è voluto mancare il Comandante Generale Tullio del Sette, accompagnato dal Comandante Interregionale Vincenzo Giuliani e dal comandante della Legione dell’Umbria Francesco Benedetto. È stato proprio il Generale Tullio del Sette a ricordare il povero Massimo Massaccesi, al termine della celebrazione religiosa.

funerali-masaccesi4Del Sette ha ricordato le due circostanze che lo hanno portato a conoscere da vicino il maresciallo Massaccesi. Era Giovedì Santo dell’ultima Pasqua, quando nei locali dell’Istituto serafico di Assisi, Massimo abbracciò il suo Comandante generale. Era fiducioso, convinto di potercela fare, sicuro di tornare al suo posto. Un abbraccio che testimoniava l’affetto e la stima che tutti i carabinieri avevano nei suoi confronti.

“Amava il suo lavoro, più di ogni altra cosa, così come amava la sua famiglia”, così ha esordito Tullio Del Stette ieri dall’altare della piccola chiesa di Sant’Apollinare in Capodacqua di Assisi. Il momento più commovente c’è stato quando il Comandante Generale si è rivolto alla moglie di Massimo ricordando che “l’Arma dei Carabinieri non la lascerà sola nel difficile compito di far crescere bene i due figli, Giacomo e Massimo Maria di appena 8 e 5 anni”.

Del Sette ha ricordato quale fosse la storia dei Carabinieri quando ricorrono situazioni drammatiche come questa. Proprio nei momenti di dolore la comunità dell’Arma si stringe intorno alle famiglie dei suoi militari, accompagnandole nel difficile compito di uscire dalla paura e dal dolore. L’Arma dei Carabinieri è straordinaria per questo: vicinanza, solidarietà e aiuti concreti a chi è in difficoltà. È la storia del più prestigioso Corpo dello Stato: 200 anni di gesti meravigliosi che fanno dei carabinieri gli uomini più amati dagli italiani.

Come dimenticare l’Opera Nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C), un ente morale che trova la sua collocazione proprio nel Comando generale. Nata appena dopo la seconda Guerra Mondiale grazie alla generosità dei tanti carabinieri d’Italia che offrirono una giornata del loro stipendio. Un’iniziativa che ha trovato momenti di straordinaria solidarietà da parte di tanti cittadini che, comprendendo i valori dell’Ente, non hanno lesinato offerte in denaro o lasciti di beni immobili. Quasi mille ragazzi trovarono assistenza nei collegi dell’Opera Nazionale già nell’anno scolastico 1964-’65. Oggi sono più di mille gli orfani che trovano un sostegno decisivo sino al compimento degli studi, mentre per gli orfani disabili l’assistenza è a vita. Costi ingenti che vengono coperti quasi eslusivamente dai contributi volontari elargiti dai militari ogni mese.

FUNERALE-Maresciallo-Capo-Massimo-Massaccesi-8Sono questi i grandi meriti dell’Arma dei Carabinieri, che la rendono unica nel mondo per aver scritto pagine tra le più belle del nostro paese. Ragioni che consentiranno a Giacomo e Massimo Maria Massaccesi di poter guardare avanti con fiducia e speranza. L’Arma dei Carabinieri, come ha ricordato il Generale Tullio Del Sette, non lascia indietro nessuno.

 

 

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