Arresti Terni, scatta l’interrogazione parlamentare M5S: “Sciogliere il consiglio comunale”. Attacca anche Grillo

TERNI – Il capogruppo regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati, annuncia che “è stata depositata una interrogazione parlamentare d’urgenza al ministro Marco Minniti, per chiedere l’immediato scioglimento del Consiglio comunale di Terni“. “Riusciremo a far uscire la città di Terni dalla voragine drammatica e vergognosa in cui è precipitata”, afferma Liberati, secondo quanto riferisce un comunicato della Regione.

L’obiettivo – spiega Liberati – è quello di “portarlo a conoscenza dei fatti e verificare se sussistono i motivi per avviare le procedure amministrative volte all’immediato scioglimento del Consiglio comunale di Terni ed alla successiva nomina di un Commissario per la gestione dell’Ente”. Liberati, in una nota firmata anche dal senatore Stefano Lucidi e dai consiglieri comunali Thomas De Luca, Valentina Pococacio, Federico Pasculli, Patrizia Braghiroli e Angelica Trenta, scrive che “il M5S ha depositato l’interrogazione con un sussulto di legalità e sapendo di agire nella certezza che, se un sistema c’era, è nostro dovere compiere tutti gli atti e azioni a nostra disposizione per impedire che tale sistema possa esserci ancora in futuro”.

All’attacco, sull’argomento, ci va lo stesso Beppe Grillo con un duro post sul blog. “Gentile sindaco, vorrei essere il più delicato possibile con lei. Le è successa una cosa inaspettata e improvvisa. Stia con la sua famiglia, non legga giornali e non guardi i Tg: tanto non c’è nessuna notizia su di lei. Stia in casa: è sicuramente un ambiente migliore di quello che frequenta nel suo partito. Se avesse bisogno di generi di conforto il M5S è a disposizione. Sorrida e stia sereno.”

“Forse il partito di Renzi intende prendere a modello quel che accadde a Lodi, il cui sindaco, anch’egli Pd e arrestato, si dimise dopo ben tre mesi dai primi provvedimenti cautelari? A Terni la situazione è molto più grave: sono infatti decine le persone, i politici, i dirigenti, i funzionari del Comune sotto indagine per il caso degli appalti “a misura di cooperative”. La stessa vicesindaco è oggetto delle attenzioni della Procura. Tra indagati e arrestati è però evidente l’oggettiva impossibilità di procedere di un millimetro. Eppure, tra i rantoli di un’era inevitabilmente già conclusa, i piddini umbri non si rassegnano, ma restano aggrappati a poltrone che, per lungo tempo, hanno utilizzato per fare figli e figliastri, favorire pochissimi, escludendo tutti gli altri, mentre la città andava alla deriva”, si legge nel post che, dopo la premessa di Grillo è firmato dal M5S di Terni. “Terni merita persone capaci, oneste e libere, il cui unico interesse, oggi, sia quello di ricostruire una comunità ferita e sconvolta. Lo faremo noi: ricostruiremo sulle macerie che il Partito Democratico sta lasciando in eredità, dopo anni di malgoverno e inadeguatezza. Il PD se ne vada subito e lasci spazio all’unico scenario possibile: il Commissariamento del Comune e al più presto elezioni!”, attacca ancora il M5S nel post, dal titolo “Liberiamo Terni dal Pd: il sindaco arrestato deve dimettersi”.

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