Assisi, i misteri degli scomparsi: dopo Daniela c’è Fabrizio

Della storia di Daniela ne abbiamo già parlato ieri, ma sullo sfondo di Assisi emerge un altro mistero. Quello di Fabrizio Catalano, nato a Collegno e sparito il 12 luglio 2005, a 19 anni, mentre stava frequentando un corso di musicoterapia. Un’altra storia drammatica, caratterizzata da segnalazioni e dalla paura di un giro tremendo sui traffici di organi. Ipotesi che da ben 11 anni rendono straziante la vita dei suoi genitori che non si sono mai arresi. A dire la verità la mamma Caterina Migliazza non ha mai creduto che Fabrizio fosse morto, tantomeno che fosse finito in un giro del traffico di organi. “Non ci ho mai creduto, non ci credo. Per me Fabrizio è vivo e riparto dall’Umbria per cercarlo”, così si pronunciò tempo fa mamma Caterina. La donna non si è mai stancata di credere in suo figlio, impegnandosi giorno e notte nelle ricerche. Vuole tenere alta l’attenzione, vuole evitare che l’attività degli investigatori cessi. Sa che molte delle speranze passano proprio dall’impegno incessante delle forze dell’ordine e magistratura. Fabrizio amava la chitarra, proprio l’unica cosa che è stata ritrovata tra i rovi. La chitarra è stata rinvenuta lungo il sentiero francescano che porta a Valfabbrica. L’unico elemento utile per le ricerche e successivamente per le indagini della magistratura. Poi solo ipotesi, voci e illazioni che hanno contribuito poco nella ricerca della verità. Anche per Fabrizio, come per Daniela, alcune segnalazioni infondate. Anche della sua presenza in un convento così come quella di una mail arrivata dalla Francia direttamente a mamma Caterina Migliazza. Una mail dove c’era un elenco di nomi di giovani finiti nel giro del traffico di organi. Per finire c’è un ulteriore elemento: Fabrizio lasciò il telefonino spento prima di sparire nel nulla. Anche qui tante cose da chiarire con una mamma che non si arrende.

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